Alla Fortitudo serve un miracolo «Ma si parte dallo zero a zero»
Dalmonte sfida Messina: «Proveremo qualche tattica...»
Per il miracolo a Milano che servirebbe oggi alla Fortitudo, Luca Dalmonte non cerca formule magiche. «Solo coraggio, ambizione, e una certezza: alla palla a due saremo sullo zero a zero» inquadra la giornata il coach imolese. Impossibile o no, serve un’impresa oggi pomeriggio (ore 17.00, diretta Eurosport 2) ad Assago: la Lavoropiù di questi tempi è relativamente in salute, ma il mostro Olimpia appartiene a diversa categoria. «Banale dire che è la più forte, io dico che è la squadra migliore, perché alla evidente qualità dei singoli aggiunge grande organizzazione in attacco e in difesa, con i vari pezzi da novanta che collaborano sempre tra loro» è l’apprezzamento alla corazzata, ed al suo comandante, di cui è stato assistente in Nazionale.
«Loro con Dalmonte hanno cambiato in meglio modo di giocare, sono in fiducia, per batterli servirà attenzione su tutti i 40 minuti» risponde Ettore Messina, che non lo dice ma in questo periodo zeppo di partite (la terza di 6 in 14 giorni) vorrebbe pensare soprattutto all’Eurolega, più che alla Fortitudo. Tra l’altro ad infermeria piena (fermi Zach LeDay e Jeff Brooks, in dubbio Malcolm Delaney, mentre il nuovo Jeremy Evans può giocare solo in Europa), dato peraltro ininfluente per chi ha 16 giocatori a roster, uno più forte dell’altro.
«Inutile cercare punti deboli, non ne hanno — continua Dalmonte — evitiamo di vederli come un insieme di grandi giocatori, sono invece un grande sistema-squadra. Poi un po’ di tattica proveremo a mettercela lo stesso, ma pensando alle nostre cose,