MA I PLAYOFF RESTANO UN OBIETTIVO
Quest’anno è Milano che può perdere qualche partita, piuttosto che vedere gli avversari vincerle. La Fortitudo aveva davanti una salita che è diventata impossibile da scalare già dopo pochi minuti per l’approccio alla gara che Messina ha ottenuto dai suoi uomini. Come un pugile che parte forte già con i primi colpi. La partita è diventata quasi ingiocabile ma nel secondo tempo la Fortitudo ha voluto difendere l’orgoglio, ha trovato soluzioni offensive frutto di alcune individualità e soprattutto cercato un’aggressività che magari avrei voluto vedere sin dal primo istante. Per salire sul treno per i playoff è questa la sfida dei biancoblù: crescere a livello di continuità nei 40 minuti. La classifica è cortissima e per ora mi sembra un campionato tutto da scrivere ma soprattutto sono felice che tra mille difficoltà si vada avanti offrendo anche un buono spettacolo. È un momento particolare in cui si stanno valutando novità magari da introdurre fra qualche stagione per puntare ad alzare lo standard complessivo senza ostacolare chi sta provando a resistere. Un’ultima riflessione: sono fortitudino nell’anima, ma la Virtus è una delle squadre che giocano meglio. Finora però non è bastato per raggiungere il livello del sistema di Milano.