Corriere di Bologna

Dalmonte: «Pessimo inizio non doveva succedere Cancelliam­o subito il ko»

Il tecnico: «Non giocavamo da 15 giorni ma non è un alibi Adesso ognuno deve prendersi le proprie responsabi­lità»

- Luca Aquino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

È una scena muta quella della Fortitudo a Milano. La partita si presentava già come un Everest per la banda di Luca Dalmonte che però l’ha affrontata anche a braccia basse, subito messa all’angolo dall’Olimpia e incapace di reagire. C’è sicurament­e stata un po’ di ruggine per le due settimane senza partite, ma la resa è nata anche da una sfida approcciat­a non benissimo.

Un incidente di percorso reso ancora più vistoso dalla serata di grazia al tiro di Punter e compagni, capaci di centrare il record societario di triple a bersaglio con il 21/31 mandato a referto alla sirena finale. «Non mi aggrappo a nessun alibi o scusante perché non mi piace, ma l’unico punto che vorrei sottolinea­re sono le due settimane di non partite, a differenza di Milano che ha invece avuto un trend di gioco fra Final Eight ed Eurolega — spiega Dalmonte —. La verità è che non siamo riusciti a impattare la partita, non doveva succedere ma purtroppo è successo. Allora c’è rammarico, ma dobbiamo anche avere la forza di cancellare immediatam­ente questa gara portandoci dietro alcuni punti che possono essere utili per il nostro futuro. Mentalment­e però non possiamo permetterc­i di avere il peso di questa sconfitta nei nostri prossimi giorni di allenament­i e nel prossimo incontro con Brindisi».

Il campionato della Fortitudo, che ripartirà proprio contro i pugliesi domenica prossima a mezzogiorn­o alla Unipol Arena, non passa certo da questa partita al Forum. Adesso c’è solo da voltare pagina e dimenticar­si di questo tracollo, perché le partite alla sua portata arriverann­o e saranno “giocabili” per alimentare l’obiettivo playoff, che fino a Natale sembrava un’autentica chimera e oggi non appare invece così irraggiung­ibile. Dopotutto, nella gestione Dalmonte erano andate in archivio sei vittorie in nove partite prima del ko di ieri e la tendenza, nata da una nuova identità di squadra soprattutt­o dal punto di vista difensivo, può riattivars­i nelle prossime settimane.

In questa sfida sul campo dell’Armani, dal punto di vista dei singoli, c’è da salvare solo il primo tempo da 14 punti di Dario Hunt (17 con 8/13 alla fine), che si è battuto a viso aperto contro la batteria lunghi milanese, pur priva di Hines e Leday. «La prima cosa da fare è rendersi conto che ognuno di noi deve essere concentrat­o sul compito che deve svolgere in campo, senza farsi condiziona­re da niente perdendosi nel parlare, parlare, parlare – lo ripete tre volte, Dalmonte -. Dobbiamo essere consapevol­i di quello che dobbiamo fare e ognuno deve prendersi le proprie responsabi­lità, io per primo. Proprio per questo sarò io il primo responsabi­le se questa linea non sarà seguita».

Ettore Messina, dal canto suo, si gode una squadra che gira a meraviglia in questo periodo, non solo in campionato ma anche in Eurolega dove sta battaglian­do al livello dei top team del continente. «La nostra partenza ha deciso la partita – dice il tecnico dell’Armani -. Siano stati molto attivi, abbiamo tirato bene, con un’eccellente circolazio­ne di palla. I 29 assist sono un bellissimo numero, come lo sono ovviamente le 21 triple a segno. Abbiamo approfitta­to del fatto che loro non giocavamo una partita da 15 giorni e il ritorno all’agonismo gli è sicurament­e costato un po’ nel primo quarto».

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 ??  ?? In panchina Sopra l’allenatore della Fortitudo, Luca Dalmonte. Sotto Ettore Messina dell’Olimpia (Ciamillo)
In panchina Sopra l’allenatore della Fortitudo, Luca Dalmonte. Sotto Ettore Messina dell’Olimpia (Ciamillo)

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