Sansone, Mbaye e Skorupski L’impresa contro la Lazio passa anche dal loro riscatto
La partita migliore della stagione per il Bologna è stata anche la serata della rivincita per molti protagonisti – più o meno in vista – dell’annata rossoblù: in una prova senza stecche, sono saliti alla ribalta firmando le giocate decisive tre elementi che hanno vissuto momenti difficili come Nicola Sansone, Ibrahima Mbaye e Lukasz Skorupski.
La ciliegina sulla torta rossoblù l’ha messa il numero 10 nato in Baviera, con la splendida girata volante del 2-0: un modo per mettersi definitivamente alle spalle un 2020 horror, senza reti né assist.
I due assist messi a segno per Barrow a Parma erano stati l’antipasto del gol ritrovato due turni fa contro il Benevento, un tap-in che lo aveva fatto nuovamente gioire dopo 432 giorni (8 dicembre 2019 contro il Milan): il gran gol contro la Lazio è il punto esclamativo su un mese di febbraio da due reti e due assist, per mettersi alle spalle infortuni muscolari — specie quello ad un polpaccio che lo ha fermato per dieci turni — panchine e prove abuliche.
Tante anche le panchine e le giornate passate in infermeria da chi aveva sbloccato Bologna-Lazio, ovvero Mbaye: è stato rilanciato titolare dall’emergenza-terzini (in particolare dal ko di Dijks, che pareva recuperato) e ha sfruttato a pieno l’occasione.
Il tap-in vincente gli è valso il ritorno al gol 846 giorni dopo l’ultima gioia personale (4 novembre 2018, Bologna-Atalanta) e l’abbraccio a Da Costa in panchina ha riunito i due rossoblù di maggior militanza nella rosa essendo arrivati entrambi a gennaio 2015, nell’anno della promozione in A.
Per il senegalese era solo la terza presenza stagionale e le altre due erano da dimenticare: entrò al 64’ di BolognaSassuolo, proprio durante la rimonta neroverde da 3-1 a 3-4, e fu titolare nel primo tempo di Bologna-Roma, strappandosi in occasione del quinto gol giallorosso.
Ma il primo colpo stagionale su una big è nato dalla parata di Skorupski in occasione del rigore di Immobile: il portiere polacco era tra i più discussi della rosa fino all’infortunio a una mano del 9 dicembre, da cui è tornato in versione paratutto. Un errore solo contro il Benevento e almeno tre prove da otto in pagella (Milan, Juventus e Lazio), dando alla difesa rinnovate certezze: dal record negativo di 41 partite di fila con gol al passivo a tre clean sheet in sette gare dal suo rientro, con i rigori parati a Ibrahimovic e Immobile. Rivincite con i fiocchi.