Genus Bononiae Ecco il nuovo cda Monti il presidente
Si è insediato ieri il nuovo cda di Genus Bononiae che sancisce, dopo 18 anni, l’annunciato passo indietro di Fabio Roversi Monaco, ideatore e fondatore del’imponente circuito museale, società strumentale della Fondazione Carisbo. A tenere le redini è ora — senza sorprese — il presidente di Casa Saraceni Carlo Monti, probabilmente pronto a delegare le mansioni più operative al resto del board. Una successione non facile, anche per il peso di una struttura importante che ha visto diminuire via via le risorse disponibili nel corso degli anni. Un quadro che si completa con l’amarezza espressa di recente dallo stesso Roversi Monaco a proposito del futuro della città.
L’insediamento si è ufficializzato nel pomeriggio, a seguito delle determinazioni assunte nella mattinata in occasione dell’assemblea del Socio unico rappresentato dalla stessa Fondazione.
«Ci impegneremo per rinnovare le attività di Genus Bononiae nel solco tracciato dal prof. Roversi-Monaco — dichiara Monti — , al quale va il nostro più vivo ringraziamento per aver già intrapreso un percorso volto alla sostenibilità economica della società strumentale Museo della città di Bologna. Siamo tutti consapevoli della gravità con cui la pandemia e le misure di contenimento dell’emergenza Covid-19 abbiano profondamente inciso anche sul comparto culturale, a livello nazionale. Pur attraversando tuttora una delicata fase post emergenziale, siamo lieti di assistere a un ritrovato fermento e cercheremo di contribuire affinché il mondo della cultura possa anch’esso ritornare alla normalità. In un tale mutevole scenario è ancora presto per raffigurare il prossimo futuro di Genus Bononiae, ma è assodato che il nostro documento programmatico previsionale 2021 abbia riservato il 33,9% delle risorse al settore Arte, attività e beni culturali, su una previsione erogativa di complessivi 12 milioni di euro. Nonostante una sensibile contrazione del budget annuale, trasversale a tutti i settori di intervento della Fondazione, 3 milioni di euro sono comunque destinati alla società Museo della Città di Bologna». Il nuovo cda, oltre al presidente Monti, è dunque così composto: Gino Zabban (vicepresidente); Gianandrea Rocco di Torrepadula (consigliere delegato), prof. Franco Bazzoli, Maria Grazia Negrini, Angela Petronelli e Maria Chiara Prodi.