Il Dehon riapre con Pizzocchi
Riapre il sipario anche il teatro Dehon, per la prima volta senza Guido Ferrarini al timone. Il fondatore di Teatro Aperto, l’animatore della sala di via Libia 59, infatti è scomparso nel gennaio di quest’anno. Il primo spettacolo, per scacciare i troppi vapori tristi che ci hanno avvolti, sarà Cabaret con Duilio Pizzocchi, comico recupero di un lavoro saltato il 30 ottobre e il 7 novembre: chi aveva acquistato i biglietti per la prima data potrà vedere lo spettacolo di oggi alle 19.45, gli altri quello di domani allo stesso orario. La capienza della sala è ridotta da 500 a 182 posti per garantire tutte le misure di sicurezza. Pizzocchi è un personaggio inventato dal bolognese, con qualche umore ferrarese, Maurizio Pagliari, cabarettista che nutre le sue figure di comportamenti e tic osservati nella vita reale. I suoi spettacoli inanellano divertenti aneddoti spiati dietro le quinte del mondo dello spettacolo o spigolati dalla vita di tutti i giorni. Battutista fin dall’età di sette anni – recitano le note biografiche – specialista di scherzi e divertimenti, frequentatore di radio e televisioni locali, ha anche recitato una piccola parte nel film di Giorgio Diritti insignito martedì scorso del David di Donatello. Autore di macchiette, Pagliari ha inventato Pizzocchi, imbianchino ferrarese, ma anche molti altri personaggi: Cactus, Donna Zobeide, il camionista Ermete Bottazzi, la Novella, vecchietta acida. E questi tipi porterà in scena, quando presenterà anche il suo libro di racconti, Fuori scena. Risate a sipario chiuso.