Corriere di Bologna

PalaDozza, Dalmonte e i rinnovi Effe, il futuro è tutto da costruire

Mercato, si va verso il 6+6. Fantinelli vicino alla conferma

- Enrico Schiavina

I playoff in tv e tutto il resto sul tavolo, nel presente della Fortitudo. Neanche una settimana dal rompete le righe di Trieste, la situazione resta congelata, ma le linee guida sono obbligate: si parte dall’allenatore, solo dopo si inizierà a parlare del resto.

Nessun colloquio risolutivo in questi giorni, ma Luca Dalmonte resta il favorito per succedere a sé stesso, gli altri nomi girati per ora solo suggestion­i. Solo ufficioso ma ormai certo il ritorno al PalaDozza, ma troppo presto per abbozzare una campagna abbonament­i vista anche l’esperienza dell’estate scorsa, l’unico vero cambiament­o su cui la Effe sta già ragionando è il passaggio al 6+6.

Dopo un’annata disgraziat­a nella quale con cinque stranieri sani non ci ha praticamen­te mai giocato (anzi, più di una volta ne ha avuti soltanto due) prende corpo l’idea del cambio di formato, passando a quello con un americano in più, che costa di più sul piano delle tasse federali ma permette di correre meno rischi, e in molti casi di spendere meno strada facendo. Va ricordato però che con il 5+5, grazie ai premi federali per il minutaggio dei giocatori italiani, nei suoi due anni di Serie A la Fortitudo qualche soldino in cassa è riuscito a metterlo: 35.000 euro per la stagione 2019/20 ed altri 62.500 per il 2020/21 (nel secondo caso, venivano premiate solo le fasce under 26 e under 23).

Una ricetta sicura non esiste, tutto dipende sempre dalla qualità degli italiani che si hanno a disposizio­ne. Detto che degli americani di quest’anno il solo Adrian Banks ha contratto per l’anno prossimo (ma volendo, avrà anche buone offerte per andar via), la situazione degli altri è ormai nota: Pietro Aradori deve ridiscuter­e il da farsi del suo 2+2, Matteo Fantinelli è in scadenza ma si parla con insistenza di rinnovo, Tommaso Baldasso ha solo un’opzione per prolungare, Stefano Mancinelli deve decidere se continuare o smettere.

Su Marco Cusin, sicurament­e in uscita, è fresca la voce che stia per andare a concludere la stagione in A2 a Treviglio. Chi il contratto ce l’ha, per altre due stagioni, è Leonardo Toté, presentato ieri mattina a Bilbao, dove il veronese ha riavuto il suo numero 35 in una squadra in condizioni se possibile ancor più disperate dell’ultima Fortitudo: stasera il suo esordio, in casa con Fuenlabrad­a, in uno scontro salvezza di drammatici­tà simile a quello con Cantù del 25 aprile (ai baschi resteranno poi altre tre partite, ma proibitive). Gli anni di contratto residui sono addirittur­a tre per Mattia Palumbo, a sua volta ancora impegnato: dalla prossima settimana farà i playoff di A2 con Scafati. Dove in questi cinque mesi però non ha fatto sfracelli (5.8 punti di media, 38% al tiro), e per il momento non si è ancora guadagnato il ritorno alla base e la chance di riprovarci in A .Oggi il club invita i tifosi alla sede di via Giacosa, dalle 10 alle 12, per la semina dell’orto sinergico solidale e l’acquisto dei Gigli della Pace, a sostegno di progetti di Fortitudo per il Sociale

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In bilico Adrian Banks (Ciamillo)

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