La Riviera si divide sui vaccini ai turisti
Corsini: «Il governo decida e con regole uguali per tutti». Bordon : «Poche settimane e saremo da zona bianca»
In Romagna tornano i turisti stranieri, non più costretti alla quarantena se in possesso di tampone negativo o certificato vaccinale. Resta centrale il tema della campagna di immunizzazione. L’ipotesi della somministrazione delle seconde dosi in vacanza piace alla Regione che si dichiara «favorevole» ma che lascia la decisione e l’eventuale organizzazione al governo. Lungo la costa ci si divide però. C’è chi è assolutamente favorevole all’ipotesi, come la sindaca di Riccione Renata Tosi, e chi è perplesso. Intanto Bologna vede la zona bianca, «se continua così a fine mese», dice il direttore generale dell’Ausl Paolo Bordon. Secondo il quale a fine mese «metà dei bolognesi vaccinabili avrà ricevuto almeno una dose».
Il giorno che da tempo aspettavano gli operatori turisti della Riviera Romagnola è arrivato. Da oggi niente quarantena per chi arriva dall’estero (Stati Ue, area Schengen e Gran Bretagna) con tampone negativo e certificato vaccinale, una misura adottata soprattutto per incoraggiare il turismo. Per i primi veri effetti bisognerà ancora attendere ma a Riccione qualche albergatore già brinda.
«Oggi abbiamo accolto i primi 4 turisti tedeschi: due con certificato in cui è scritto che sono negativi al virus gli altri già vaccinati — racconta Marina Pasquini titolare dell’Hotel Belvedere — Sono felici come bambini al luna park perché ci hanno raccontato che in Germania le restrizioni sono ancora rigide e non vedono l’ora di esplorare l’entroterra. Peccato per alcuni turisti israeliani che avevano prenotato ma per la guerra in corso non potranno venire».
Segnali timidi, ma pur sempre segnali come conferma Fabrizio Albertini di Asshotel. «Abbiamo i primi turisti dall’estero — spiega — ma niente miracolo della Pentecoste, il prossimo weekend ne avremo ancora pochi. Per ora inquadriamo ancora luglio e agosto come mesi pieni».
In sintesi in Riviera regna un ottimismo cauto e mai come in quest’anno nelle settimane che precedono la bella stagione in Riviera gli operatori turistici sembrano aver imparato a guardare il bicchiere mezzo pieno. L’attesa per l’avvio — vero — della stagione sembra essere ancora lunga. I bagnini scrutano il cielo. «Il meteo è ancora incerto, aspettiamo il sole e il caldo per avere in spiaggia i bagnanti senza la scusa del pranzo al ristorante. A oggi — spiega Simone Battistoni da Cesenatico — affittiamo brandine e lettini a molti clienti che prima si godono il pranzo nei ristoranti vicini.
Aspettiamo anche che calino i casi e aumenti il numero di persone vaccinate, ovvero vacanzieri rilassati e tranquilli o perlomeno percepiamo questa esigenza dai clienti con cui siamo in contatto».
A proposito di vaccinazioni a tenere banco è anche l’ipotesi di somministrare le seconde dosi ai turisti in vacanza per incoraggiarli a partire in vacanza senza preoccuparsi di organizzarla in base alla data prestabilita per il richiamo nella città di residenza. Ma la Riviera si divide. Tutti d’accordo in linea di principio ma c’è chi nutre dubbi sul piano pratico. Per la sindaca di Riccione Renata Tosi la questione non si discute. «La sfida di oggi per il turismo interno ovvero quello delle famiglie italiane che dopo tanti mesi di restrizioni vogliono tornare a vivere l’estate e la normalità — spiega — è rappresentata dalla possibilità di far fare il vaccino, prima o seconda dose che sia, anche nelle località scelte per le vacanze».
Diverso il parere dell’assessore alle attività economiche del Comune di Rimini Jamil Sadegholvaad. «Il principio è condivisibile la pratica al momento poco percorribile — attacca — perché le incognite sono parecchie a livello gestionale. Mi chiedo ad esempio se non sia necessario procedere per fasce di età anche in quel caso». Per il sindaco Matteo Gozzoli di Cesenatico «allo stato attuale le priorità in tema di vaccinazioni sono
altre per esempio è necessario immunizzare i marinai di salvataggio. Siamo favorevoli ai vaccini per i turisti ma va allestita la macchina organizzativa e non è immediato. Certo avere strutture come la Fiera di Rimini aiuta».
L’assessore al turismo Andrea Corsini spiega che «la Regione è favorevole alla vaccinazione dei turisti in vacanza», ma le premesse sono parecchie. Per l’assessore «la questione è di ambito nazionale le Regioni ne discuteranno con il governo senza fughe in avanti. In secondo luogo è sbagliato pensare che sia appannaggio della Riviera: non esistono sono Rimini, Riccione e Milano Marittima, ci sono tante altre località turistiche, come ad esempio la montagna. Piuttosto siamo a buon punto per quel che riguarda le vaccinazioni prioritarie agli operatori turistici in concomitanza all’apertura alle categorie economiche».
A sbilanciarsi su questo fronte è Fabrizio Albertini, il vicepresidente di Asshotel. «È vero ci saranno corsie preferenziali. Ma per primi a quanto mi risulta saranno vaccinati i marinai di salvataggio. Per gli albergatori la questione credo sia lunga».