Natascia, l’ex azzurra regina della piazzola «Delusa da tutti ora sto con Isabella»
«Ai banchetti per Isabella Conti continuano a presentarsi esponenti della destra bolognese» ha accusato qualche giorno fa l’ex senatore dem, Sergio Lo Giudice, mentre la stessa sindaca di San Lazzaro, in vista delle primarie, ha ribadito più volte che fra i suoi obiettivi c’è anche quello di recuperare tutto quel popolo di sinistra perso per strada nel corso degli anni.
Natascia Merighi, “pasionaria” della Piazzola e candidata nel 2020 alle regionali con Forza Italia, non vorrà dire che anche lei è fra questi?
«Ammetto che per me potrebbe essere la prima volta alle primarie, ma non il primo voto a sinistra. Assolutamente. Sono nata a Bologna, figlia di bolognesi e mi chiamo Natascia: può solo immaginare cosa votavano i miei».
Però nel suo ragionamento, fra gli altri, l’ex senatore fa riferimento proprio a lei.
«Sinceramente Lo Giudice non so neanche chi sia. Di sicuro la nostra associazione di categoria si è già apertamente schierata con Isabella Conti, non è una novità».
Rimane comunque ancora difficile definirla una tipica elettrice di centrosinistra, un anno fa ha corso per davvero con Forza Italia.
«Si, però ero candidata come civica, c’è differenza. Politicamente nasco con Manes Bernardini e Insieme Bologna, ma attualmente, per quel che riguarda il prossimo sindaco, non mi pare ci siano alternative. Abbiamo solo Conti e Lepore, che purtroppo nei confronti della nostra categoria non è mai stato «carino», fin da quando era assessore al commercio. È molto difficile per me immaginarlo come primo cittadino».
E se dovesse arrivare un candidato forte per il centrodestra?
«È quello che ci siamo augurati fino ad oggi, ma al momento non è così. Se poi dovesse venire fuori un altro nome, ovviamente, bisognerà vedere i programmi. È chiaro che con un candidato che punta a fare gli interessi anche della mia categoria, della mia attività e della mia famiglia, sarei pronta a schierarmi da quella parte».
Quindi per ora meglio Isabella Conti anche se con la tessera di Italia Viva?
«Esattamente. A livello comunale si presenta come indipendente ed ha ben specificato di non essere renziana. Se si fosse candidata con Italia Viva ci avrei pensato meglio prima di prendere posizione, però, al di là delle scelte partitiche, la vedo molto determinata».
Ma oggi qual è il partito che la rappresenta?
«Nessuno, né in Parlamento e né in Comune. Dopo tutto quello che la mia categoria ha passato, da chi mai potrei sentirmi rappresentata?».