Messaggi per Luana dagli alunni di Modena
«Io e la mia classe ci impegneremo affinché le cose cambino». Il messaggio del piccolo Davide, nove anni, è arrivato per ultimo. In coda a decine di altri biglietti, disegni e pensieri che una quinta della scuola elementare Anna Frank di Modena ha inviato a Pistoia alla famiglia di Luana
D’Orazio, la 22enne morta sul lavoro in un’azienda tessile di Montemurlo di Prato.
Lettere e francobolli per rivolgersi alla madre di Luana e a una delle altre vittime, quella che sentivano più vicina a loro: il figlio dell’operaia, Alessio. «La cosa triste è che Luana aveva un figlio piccolo,
ma non si può tornare indietro», scrive uno di loro. «Cari genitori di Luana, sono molto dispiaciuto per la morte di vostra figlia. E pure per vostro nipote che non ha più una mamma. Sono sicura che Luana avrà una vita migliore in paradiso». E ancora: «Cari Alessio ed Emma, come vi sentite? Ricordate che lei (Luana) vi protegge e vi guarda, non vi lascerà mai soli. Vi sono vicina, siate forti», scrive Annie Lou. «A volte —racconta la maestra Carla Fedele — lamentiamo che i bambini di queste nuove generazione siano superficiali. Dopo questo approfondimento in classe, invece, ho potuto sondare soprattutto la loro grande profondit».
Tutto è nato da una lezione sulla Costituzione italiana: ragionando sul primo articolo, la maestra, ha deciso di parlare di quello che era appena successo.