Corriere di Bologna

Riff e voce senza tempo Deep Purple, mito rock

Questa sera al Parco Nord. Da «Highway star» a «Black Night»

- Andrea Tinti

IDeep Purple tornano a Bologna questa sera al Parco Nord, all’interno del Bologna Sonic Park (apertura cancelli ore 18, euro 50): è il concerto inizialmen­te previsto nel 2020, poi posticipat­o al 2021 e successiva­mente al 2022. Infatti, anche queste leggende viventi del rock si sono dovute fermare causa Covid cercando di mantenere caldo il motore, perché appena il semaforo sarebbe diventato verde la band inglese doveva essere pronta per un lungo tour europeo a sostegno dell’album, «Whoosh!», pubblicato il 7 agosto 2020 in una ventina di edizioni sparse per il mondo, dal semplice cd al box limitato con doppio lp, cd, dvd, stampe litografic­he ed una t-shirt. Tante edizioni per la fame dei numerosi fan che ancora oggi attendono con ansia le pubblicazi­oni della band capitanata da Ian Gillan (voce) e Ian Paice (batteria). Il tour toccherà e ha già toccato molte nazioni tra cui Regno Unito, Spagna, Germania, Francia, i Paesi Scandinavi e l’Italia con due appuntamen­ti: Roma e Bologna.

In molti vociferano che questo sarà uno degli ultimi tour della band e, guardando la scaletta suonata in Francia il 29 giugno, questa ipotesi prende consistenz­a perché si tratta di una setlist costruita su brani storici, pietre miliari non solo della carriera del gruppo ma del rock stesso. Pezzi epocali come Highway star, Lazy, Space truckin’, Black night e l’eterna Smoke on the water, mentre dall’ultimo album hanno suonato un paio di pezzi: Nothing at all e No need to shout. Nel bis, composto da quattro brani, la band ha eseguito la loro cover di Hush, quella che gli amanti del rock ricordano con tanto affetto. Sono proprio gli appassiona­ti di rock di qualsiasi età che a ogni occasione «maledicono» il fatto di non aver vissuto (per questioni anagrafich­e) gli anni Settanta, quando il rock, o meglio l’hard rock era nelle mani di Deep Purple, Led Zeppelin e Black

Sabbath. Una triade che nei Deep Purple ha trovato la giusta amalgama di suoni duri, blues, jazz, folk, fino al rock and roll e funk. Un gruppo che in carriera ha venduto più di 100 milioni di dischi, senza contare le copie pirata dei loro concerti, fiore all’occhiello da sempre del gruppo. Regi

strazioni di fortuna a volte di scarsissim­a qualità che erano l’oggetto del desiderio dei fan. Quella marea di bootleg è stata arginata negli ultimi anni da pubblicazi­oni ufficiali di tantissime registrazi­oni live, pescate nell’immenso archivio dei Deep Purple.

Rimane la certezza che «Made in Japan», doppio album registrato dal vivo durante un tour in Giappone nell’agosto del 1972 e pubblicato a dicembre dello stesso anno, rimane il disco dal vivo più importante di sempre in ambito rock. Nonostante cambi di formazione, abbandoni, letarghi e tutto ciò che può succedere a una band, i Deep Purple ancora in attività sono l’esempio che nel 2022 il rock è vivo e ben vegeto. Gli orari di oggi prevedono il gruppo spalla dei The Last Internatio­nale alle 19.30, mentre i Deep Purple saliranno sul palco alle 21. A proposito della band di apertura, si può dire che sono di New York, composta dal chitarrist­a Edgey Pires e dalla cantante Delila Paz. Il loro debutto discografi­co risale al 2009 e si può annoverare tra i dischi rock, nel tempo hanno inserito un terzo componente alla batteria (è rimasto con loro per poche stagioni) e nel 2014 hanno suonato in apertura del tour di Robert Plant (ex voce dei Led Zeppelin). Il loro ultimo album, del 2018, è «Soul on fire», un disco di combat rock che può far svoltare una giornata iniziata nel peggiore dei modi. Insomma, se qualcuno pensa ai Deep Purple come a dei dinosauri, deve andare assolutame­nte a un loro concerto. Si potrà ricredere e guardare negli occhi il rock. Quello vero.

 ?? ??
 ?? ?? Note
I Deep Purple nel 2018 durante un concerto a Torino. Sotto, il cantante Ian Gillan lo scorso maggio a Tel Aviv
Note I Deep Purple nel 2018 durante un concerto a Torino. Sotto, il cantante Ian Gillan lo scorso maggio a Tel Aviv
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy