Attacco hacker contro la Camst Problemi nelle mense delle scuole
Danneggiati i sistemi informatici attraverso i quali l’azienda provvede agli ordini delle materie prime Ritardi e modifiche dei menu nei servizi per le scuole. Al lavoro per ripristinare il servizio in settimana
Un attacco hacker alla Camst, l’azienda bolognese che opera nel settore della ristorazione, ha messo in crisi i rifornimenti delle mense scolastiche della città. Nella settimana che si è appena conclusa, infatti, ci sono stati ritardi e variazioni del menu nei servizi offerti alle scuole da Ribò, azienda del gruppo Camst che gestisce la refezione scolastica sotto le Due Torri. Come fa sapere il Comune in una nota, l’attacco hacker ha riguardato i sistemi gestionali di Camst nazionale. Il danno è grave e l’amministrazione fa sapere che l’azienda sta lavorando giorno e notte per riparare il danno e tornare alla normalità. I disagi, tuttavia, potranno proseguire anche nei prossimi giorni.
«Il blocco — si legge in un comunicato di Palazzo d’Accursio inviato ai genitori degli allievi — ha determinato un blocco nelle funzionalità operative utilizzate abitualmente per gli ordini delle materie prime, la gestione dei menu e delle diete speciali». Il servizio di Ribò copre infatti tutta Bologna: in città ci sono 3 centri di produzione dei pasti, 35 mezzi per le consegne e 532 lavoratori esterni a Camst che si occupano delle scodellamento. Ogni giorno Ribò prepara quindi 17.985 pasti e prevede 3.754 diete certificate, di cui 770 certificate sanitarie e 2.984 etico-religiose.
«La situazione — prosegue il Comune — ha obbligato il gestore della refezione scolastica, sin dal 28 novembre, a utilizzare modalità d’emergenza, anche manuali, nelle diverse fasi di approvvigionamento, produzione e distribuzione dei pasti scolastici riuscendo, seppure con notevoli sforzi, a garantire l’erogazione del servizio con la necessaria tempestività e sicurezza». Si sta lavorando, nel frattempo, per ripristinare i sistemi informatici che mettono in dialogo la disponibilità delle materie prime con i menù in preparazione nei centri pasto. L’operazione, infatti, non si è ancora conclusa.
«Sono stati spenti tutti i server in via precauzionale — ha scritto Ribò — e per consentire una maggiore celerità nel ripristinare i sistemi. I menù potrebbero pertanto non essere ancora aggiornati, verranno comunicate come di consueto le eventuali variazioni e il servizio potrebbe su«L’amministrazione
Il Comune
bire qualche ritardo». Nonostante le operazioni di ripristino annunciate nei giorni scorsi, è la stessa amministrazione a sottolineare che «la situazione non è ancora tornata alla normalità e pertanto nei prossimi giorni potranno determinarsi alcuni ritardi o variazioni dei menù. In particolare, in via precauzionale, il gestore provvederà, sempre nel rispetto delle specificità dei diversi regimi dietetici, a semplificare alcune preparazioni al fine di garantire la massima sicurezza nonostante la gestione in emergenza».
Si farà il possibile, quindi, in attesa che il servizio venga ripristinato definitivamente. Anche sul portale di Ribò alcune variazioni relative ai menu potrebbero non essere aggiornate in tempo reale.
Ribò (Camst)
Situazione non ancora tornata alla normalità, possibili alcuni ritardi o variazioni dei menù comunale — prosegue la nota — costantemente allineata sullo sviluppo della situazione continuerà a presidiare l’erogazione del servizio con le proprie funzioni di controllo».
Per una curiosa coincidenza,si è svolto ieri a Bologna «HackinBo». Si tratta della più grande conferenza sulla sicurezza informatica che si svolge in Italia. La manifestazione, che si tiene dal 2013, ha l’obiettivo di riunire in città i principali esperti del settore ed è rivolto ai dirigenti d’azienda, ai manager dei settori dell’informazione e della tecnologia, agli appassionati del settore e a tutti coloro che si interessano a una questione che, come dimostra il caso della Camst, continua a essere incredibilmente attuale.
La situazione ha obbligato il gestore a utilizzare modalità d’emergenza