Segafredo a Varese, la tenuta è un rebus Ma torna Teodosic
Lombardi in ascesa con il miglior attacco
Dalla squadra più in forma di Eurolega a quella più in forma del campionato italiano. Rientrata direttamente nella notte di venerdì da Belgrado su Malpensa, la Virtus passa oggi dalla lanciatissima Stella Rossa a una Openjobmetis Varese che a sua volta sembra un treno in corsa (ore 19, diretta Eleven Sports). Cinque vittorie consecutive, attacco più produttivo della Serie A a 90,9 punti di media che diventano 93,2 in questa striscia positiva, la squadra lombarda rappresenta un test decisamente probante per la Segafredo imbattuta dopo 8 giornate.
Il grande tema, come sempre quando si torna in campo a meno di 48 ore dalla fine della partita precedente, e in questo caso anche con un viaggio di mezzo, è sempre rappresentato da quante energie saranno rimaste nel serbatoio dei bianconeri per affrontare una sfida contro una squadra che gioca a ritmi altissimi e ha avuto una settimana piena per prepararsi.
A Belgrado - dove giovedì sera, approfittando della trasferta, l’ad Baraldi, il dg Ronci e Scariolo hanno incontrato a una cena di cortesia Dejan Bodiroga, neo presidente di Eurolega - si è vista una Virtus a due facce, capace di reggere nel primo tempo giocando anche una dozzina di minuti di ottima pallacanestro prima di spegnersi contro la maggiore intensità degli avversari.
Senza Teodosic, Ojeleye e Shengelia era prevedibile potesse succedere qualcosa del genere anche se il primo a non aver cercato alibi è stato proprio Scariolo: «Potevamo fare meglio. Per giocare ad alto livello su un campo come quello della Stella Rossa serviva un livello speciale di maturità che non abbiamo avuto». Dopo 11 partite, che costituiscono sostanzialmente un terzo del cammino, la Virtus si trova nel gruppo delle 13esime con 4 vittorie e 7 sconfitte, a due vittorie dalla zona playoff dove si sarebbe potuta comodamente installare senza gli sprechi lungo il percorso con Zalgiris, Villeurbanne e Panathinikos per inesperienza, deconcentrazione e mancanza di cinismo.
Aspettando l’esito del ricorso europeo in settimana, stasera Teodosic sarà in campo a Varese, unica novità rispetto alla gara con la Stella Rossa. Restano infatti a casa Ojeleye e Shengelia, attesi entrambi venerdì contro l’Olympiacos, e un terzo straniero andrà in tribuna per scendere al numero legale di sei, mentre ci sarà il solito spazio per Belinelli e Mannion, con quest’ultimo apparso concentrato e produttivo a Belgrado sia nel finale di secondo quarto a partita ancora calda sia negli ultimi minuti a babbo morto. Varese manda cinque uomini in doppia cifra di media (Johnson, Ross, Brown, Caruso, Reyer), evitare che possa prendere ritmo mettendo in partita anche il pubblico di Masnago (trasferta vietata ai tifosi Virtus) sarà una chiave fondamentale per mantenere il primo posto solitario.