La Variante Romea si farà Via libera all’Anas per il progetto
Aministero delle Infrastrutture a Roma si è fatto il punto della situazione su alcuni interventi a partire dal nuovo collegamento Ravenna-Mestre come Variante alla Romea. Il vicepremier e ministro Matteo Salvini, informa il Mit, ha già deciso di inserire nel contratto di programma di Anas la progettazione dell’arteria. L’obiettivo è valutare la soluzione migliore per poi procedere al finanziamento. L’iter è partito, è stato confermato dal ministero, tanto che anche la Regione EmiliaRomagna è stata informata (ieri l’incontro si è tenuto con gli amministratori regionali veneti). Le interlocuzioni con il ministero delle infrastrutture e trasporti vanno avanti da mesi ma ieri a Roma è stata chiesta una accelerazione per «incaricare formalmente Anas di avviare la progettazione della variante alla Romea, un intervento strategico per il territorio per far fronte alle criticità di uno tra gli assi stradali più pericolosi d’Italia e, secondo alcuni studi, anche d’Europa». La richiesta di mettere mano a questo tratto di strada statale, pericolosa e molto frequentata anche dai camion, è condivisa con l’Emilia-Romagna e prevede una strada non a pagamento, con la possibilità di valutare, da parte del ministro, l’applicazione della vignetta (pedaggio) per il trasporto pesante. In precedenza, la Regione guidata da Stefano Bonaccini aveva detto no al progetto di una autostrada vera e propria (ipotesi che invece aveva preso piede in Veneto), preferendo appunto un tracciato in grado di assorbire il traffico pesante con un pedaggio per i tir che riesca a coprire le manutenzioni. A quel punto, ovviamente, l’attuale Romea, che con i suoi 177 chilometri collega ravenna a Mestre lungo la costa adriatico e il Delta del Po, sarebbe vietata ai mezzi pesanti, dirottati sulla nuova Variante, fatto che aumenterebbe molto la sicurezza nel percorrerla. La strada statale Romea, oggi molto trafficata soprattutto nei mesi estivi ma anche per esigenze di trasporto di merci, rappresenta un percorso di notevole interesse storico perché ricalca in parte il tracciato di un’antica strada medievale, che collegava Venezia a Roma (da cui il nome) e che aveva funzione commerciale, oltre a costituire una via di transito per i pellegrini cristiani diretti alla città eterna e per questo detti «romei».