Corriere di Bologna

«La Virtus ritrovi freschezza Ha bisogno di Zizic e Lomazs»

Villalta: «La sosta aiuterà a resettare la sconfitta in Coppa Italia»

- Di Luca Aquino

Renato Villalta, bandiera bianconera ed ex presidente del club, è rimasto sorpreso dalla brutta prova della Virtus in Coppa Italia?

«Non sul piano del risultato perché purtroppo sono anni che le sorprese in Coppa Italia sono all’ordine del giorno. Anche quest’anno non ha fatto eccezione, peccato sia successo alla Virtus. Ma non solo a lei, guardate Brescia che è prima in campionato e stava giocando benissimo: anche a lei il primo turno è stato fatale».

Si è parlato di superficia­lità e mancanza di umiltà. Ha avuto questa sensazione?

«Ci credo fino a un certo punto, parliamo di profession­isti che magari avevano anche dei premi legati alla coppa. Non penso abbiano preso sottogamba l’impegno ma Banchi ha fatto bene a richiamare la squadra battendo su questo tasto».

Ci ha visto più motivazion­i tecniche?

«Il basket italiano è diverso da quello di Eurolega, le avversarie hanno più tempo per prepararsi e studiare i tuoi punti deboli. La partita si è giocata sui ritmi di Reggio Emilia che ha marcato molto bene le bocche da fuoco della Virtus come Belinelli, Hackett e Cordinier. Quando lasci sul campo questi nomi diventa difficile e le partite nella pallacanes­tro odierna non sono mai finite anche quando accumuli vantaggi in doppia cifra per la ricerca forsennata del tiro da tre. Per me il basket è più bello se si può ragionare giocando più tecnicamen­te, dando la palla sotto al pivot, con movimenti spalle a canestro e andando dentro-fuori, mentre ora è tutto un pick and roll. Lo sport va avanti ed è giusto così, anche perché oggi con i progressi scientific­i e di attrezzatu­re le carriere degli atleti si allungano. Ai miei tempi ci allenavamo tutti allo stesso modo, adesso ci sono lavori specifici che aiutano i giocatori. Belinelli, che sta facendo una stagione straordina­ria nonostante l’età, ne è un esempio».

Come si reagisce a questa delusione?

«Bisogna resettare il più presto possibile e pensare alla prossima partita. Per fortuna c’è la sosta, con il tempo tutto si affievolis­ce e in palestra lavori su tutti gli aspetti».

Aiuta anche se l’allenatore e sei giocatori saranno impegnati con le Nazionali?

«A mio parere sì. I giocatori che tornano alle competizio­ni ritrovano ancora più velocement­e la concentraz­ione agonistica e voltano pagina più in fretta. Chi resta qui ha possibilit­à di lavorare e allenarsi su aspetti che durante la stagione si possono curare meno per mancanza di tempo».

Su quale aspetto ci si dovrà concentrar­e, quale delle sue prerogativ­e dovrà ritrovare

la Virtus?

«La freschezza. Fra infortuni e cambiament­i la squadra, volenti o nolenti, si è ritrovata corta e con tante partite e tanti viaggi si è dovuto tirare il collo ad alcuni giocatori che ora cominciano a pagare il conto. Non è facile per via dei calendari prendersi tempo per ritrovare smalto, dare riposo a qualche giocatore per recuperarl­o anche a costo di lasciare un paio di partite sul terreno può essere valutato. Faccio valutazion­i da esterno senza conoscere le situazioni, ma la stanchezza mi sembra si faccia sentire e spero che gli inseriment­i di Zizic e Lomazs si affrettino perché la squadra ne ha bisogno».

La squadra si affidi ai soliti, da Belinelli a Shengelia, ma è importante che Hackett ritrovi la forma migliore

È un momento spartiacqu­e questa Coppa Italia?

«Ci si aspettava molto come hanno anche rimarcato le dichiarazi­oni della proprietà che purtroppo non hanno portato bene, però non penso che la squadra possa subirne un contraccol­po. I giocatori hanno capacità tecniche e mentali adeguate e non vedo motivi per i quali possano risentire del k.o. Si può perdere perché le partite sono sempre tirate, quando eri più fresco le vincevi e ora le hai perse con Monaco e Reggio Emilia».

Con tante partite si è dovuto tirare il collo ad alcuni giocatori che ora cominciano a pagare il conto

A quali giocatori ci si affida per rimettersi in moto, con i playoff di Eurolega da agganciare e il campionato che entra nella fase più calda?

«Sempre i soliti, da Belinelli a Shengelia. Però dal mio punto di vista è fondamenta­le che ritrovi la miglior forma Hackett, giocatore chiave in attacco e in difesa. Poi Zizic e Dobric devono dare di più».

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Per Villalta i giocatori su cui fare affidament­o sono i soliti, da Belinelli a Shengelia, ma soprattutt­o Hackett
(Ciamillo) Giocatori chiave Per Villalta i giocatori su cui fare affidament­o sono i soliti, da Belinelli a Shengelia, ma soprattutt­o Hackett

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