Lepida, carriera Alias e solo contratti stabili
Per la prima volta la carriera Alias entra nel contratto integrativo di Lepida. I lavoratori della società di Ict controllata dalla Regione Emilia-Romagna potranno scegliere di comparire negli atti interni all’azienda con il nome che corrisponde alla propria identità di genere anche se diverso da quello anagrafico.
È uno delle novità introdotte dal rinnovo dell’integrativo aziendale approvato dall’assemblea dei lavoratori (96,4% di favorevoli) nelle riunioni che si sono tenute nei giorni scorsi. «La trattativa del nuovo contratto integrativo aziendale è durata oltre un anno, ma ha portato ad un ottimo risultato, sia in termini di diritti e tutele il cui perimetro è fortemente allargato, sia in termini di tempi di conciliazione vita lavoro, sia economici con l’aumento dei buoni pasto o la riparametrazione dei livelli intermedi», rivendicano Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl.
Il nuovo integrativo, tra le altre cose, prevede che tutte le nuove assunzioni avverranno al quarto livello del contratto nazionale e non più al quinto, con la possibilità per tutti i dipendenti inquadrati oggi al quinto livello di passaggio entro qualche mese al massimo al quarto livello, con un aumento delle retribuzioni e della professionalità. Tutte le nuove assunzioni saranno solo ed esclusivamente a tempo indeterminato.
Viene, inoltre, normato lo smart working con l’introduzione di una indennità legata all’andamento dei costi energetici, mentre per chi continuerà a lavorare in presenza il buono pasto passa a otto euro per i full time e a sei euro per i part-time. Spazio anche alla formazione con diversi strumenti che intervengono sia su quella obbligatoria che su quella facoltativa. Ampliamenti anche per quanto riguarda congedi parentali, nuove forme di permesso per assistenza familiare, con la novità ad esempio del riconoscimento della figura del caregiver.
«È un integrativo che ridefinisce lavoro e welfare, il raggiungimento di questo traguardo dopo oltre un anno di trattativa testimonia senza dubbio un incontro di maturità tra le parti (sindacato e azienda) in quanto l’accordo non si limita a temi senz’altro rilevanti come la salvaguardia della regolamentazione dell’orario di lavoro, già ampliamente tutelata con la precedente tornata contrattuale, ma è un concreto passo avanti in tema di sostenibilità e conciliazione vita lavoro», commenta il segretario generale della Fisascat Cisl area metropolitana bolognese, Enrico Gobbi.
«Parità per tutte e tutti con l’inserimento della carriera Alias al fine di garantire un ambiente di lavoro inclusivo per i dipendenti in transizione di genere. Una trattativa lunga e non facile si è conclusa positivamente grazie soprattutto al sostegno dei lavoratori che per tutto il percorso hanno garantito piena fiducia alla trattativa sindacale», conclude Sgb.