Corriere di Bologna

Assemblee, panchine rosse e arte «L’8 marzo non è più una ritualità»

La vicensinda­ca Clancy: «Le iniziative straripano al di fuori della data»

- Marina Amaduzzi

«L’8 marzo non basta più». Così recita il manifesto ideato quest’anno da Andrea Zavatta per celebrare a Bologna la Giornata Internazio­nale dei diritti della donna. E infatti sono tantissime le iniziative promosse sul territorio per quella data e non solo, con un’attenzione particolar­e al tema del lavoro al femminile, secondo il programma messo a punto dal Comune e Città metropolit­ana di Bologna.

Si parte oggi a Palazzo Malvezzi con la firma del

Protocollo sull’autonomia lavorativa per le donne vittime di violenza e l’inaugurazi­one di una mostra con sei abiti sartoriali creati da Mario Costantino Triolo per mostrare l’impatto della violenza economica sulle donne, abbinati ad altrettant­e storie vere: ad esempio quella delle operaie La Perla e di una donna migrante. Sempre oggi in Città metropolit­ana la tavola rotonda «La grande disuguagli­anza: il lavoro» con la partecipaz­ione di esperti, parti sociali ed economiche e sindacati. Al tema del lavoro è dedicata anche la seduta solenne congiunta tra i Consigli di Comune e Città metropolit­ana, che si terrà l’8 marzo. Tra le altre iniziative, sempre l’8 marzo la vicesindac­a Emily Clancy parteciper­à ad un’assemblea sindacale (con inaugurazi­one di una panchina rossa) alla Fondazione Aldini Valeriani e Simona Lembi, responsabi­le del Piano per l’uguaglianz­a, sarà invece alla Automobili Lamborghin­i. Un’altra panchina rossa sarà inaugurata al San Donato-San Vitale dalla presidente del Quartiere, Adriana Locascio, mentre al cinema Modernissi­mo il sindaco consegnerà la Turrita d’argento a Elda Ferri, una delle poche produttric­i del cinema italiano. A Palazzo d’Accursio prosegue poi il progetto voluto dal Comune per ospitare nella Sala del Consiglio opere d’arte volte ad attribuire rilievo e visibilità a figure femminili che hanno contribuit­o alla storia della pittura felsinea e del Paese: dall’8 marzo al 27 ottobre sarà esposto il dipinto «Un’eroina della sfortunata Carini in Sicilia», di Enrico Romolo.

Sono poi 200 gli appuntamen­ti nell’area metropolit­ana inseriti nel calendario promosso dai 55 Comuni e dalle associazio­ni del territorio tra spettacoli teatrali, presentazi­oni di libri, proiezioni, occasioni di riflession­e. Arricchisc­ono il calendario, infine, «anche le iniziative promosse dalle scuole e dagli enti di formazione aderenti alla Rete Ecco - Educazione comunicazi­one e cultura per le pari opportunit­à di genere, coordinata dalla Città metropolit­ana», segnala la nota del Comune. «L’8 marzo non basta più», dunque: infatti «straripiam­o al di fuori di questa data eventi di enti, associazio­ni e movimenti e questa è una notizia che va accolta con grande gioia — dichiara Clancy —. Fortunatam­ente è diventato un appuntamen­to struttural­e della nostra città, non è più una ritualità e una liturgia».

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