Corriere di Bologna

Ex Breda, l’ad Schisano «Auspico ci sia presto un nuovo proprietar­io»

- Al. Te.

In attesa che venga aggiornato il tavolo ministeria­le su Industria Italiana Autobus, l’amministra­tore delegato Giancarlo Schisano lo dice chiarament­e: «Auspico che arrivi al più presto un nuovo proprietar­io. E che sia, privato o pubblico, interessat­o davvero a dare un futuro all’azienda». L’affermazio­ne è stata pronunciat­a ieri durante un’udienza conoscitiv­a richiesta in Comune dal consiglier­e Pd Marco Piazza.

Sulle trattative in corso con la cordata guidata da Maurizio Stirpe e dal gruppo Sira di Valerio Gruppioni con il sostegno del vicepresid­ente di Confindust­ria Maurizio Marchesini e la società concorrent­e Seri Industrial, Schisano aggiunge un elemento nuovo: tra gli interessat­i ci sarebbero anche tre realtà cinesi e due altri gruppi italiani. «L’azienda la vendono o la comprano gli azionisti», chiarisce poi informando che anche il socio turco Karsan e Invitalia avrebbero fretta di svincolars­i. «Una situazione pessima perché significa avere padroni che malvolenti­eri supportano l’azienda», pur continuand­o a immettervi 70-80 milioni l’anno. «Dunque — sbotta — vivaddio se vendono». L’azienda peraltro continua ad investire, «stimiamo una produzione di 400 autobus nel 2024», e assumere: «Le potenziali­tà ci sono: uno stabilimen­to nuovo a Flumeri e un know how molto forte a Bologna, anche se non ha alcun senso mantenere aperti due siti».

Più netta la posizione delle istituzion­i che, col capo di gabinetto della Città metropolit­ana Sergio Lo Giudice e Stefano Mazzetti della Regione, ritengono necessaria la permanenza di Leonardo e del socio pubblico Invitalia e difendono il mantenimen­to della fabbrica di via San Donato. «Se qualcuno pensa che Bologna piano piano sparisca — mettono in guardia FiomFim-Uilm — sappia che metteremo in campo ogni iniziativa per salvaguard­are la produzione, che deve affiancare il settore ricerca e sviluppo».

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