Corriere di Bologna

Demm, ordini in flessione Solidariet­à per 126 operai I sindacati: l’azienda è solida

Fiom e Fim : crisi temporanea data da situazione internazio­nale

- Alessandra Testa

Tornano gli ammortizza­tori sociali alla Demm di Porretta Terme. «Ma questa volta è solo un’impasse dovuta al calo del 30% dei volumi di mercato provocato dalla difficile congiuntur­a internazio­nale in atto», assicurano il funzionari­o e componente della segreteria della Fiom di Bologna, Primo Sacchetti, e l’ex collega della Fim e attuale responsabi­le del mercato del lavoro della Cisl area metropolit­ana, Marino Mazzini.

«L’azienda è in buona salute e continua a investire — rimarcano i due sindacalis­ti — e ne sono una conferma le due recenti acquisizio­ni di imprese su Pistoia e Reggio Emilia e l’imminente inseriment­o di nuovi macchinari di ultima generazion­e per l’ammontare di un milione e 500 mila euro». Nella storica impresa, che ai tempi d’oro contava ben 1.500 dipendenti e tutti chiamavano la Fiat dell’Appennino, è stato infatti siglato un accordo sindacale che prevede, dopo due mesi già consumati di cassa integrazio­ne ordinaria, il ricorso ai contratti di solidariet­à per dodici mesi, con una riduzione massima dell’orario di lavoro del 40%, per tutti i 126 addetti. Dal luglio 2018 di proprietà del gruppo Certina, l’operatore di private equity tedesco che la salvò dalla chiusura subentrand­o al precedente gruppo Paritel a solo pochi giorni dal fallimento, nell’ultimo anno la Demm non ha solo raddoppiat­o il fatturato ma anche assunto nuove persone, residenti nella zona dell’Alto Reno. È di meno di un anno fa anche l’acquisizio­ne della Twin Disk, piccola azienda che produce componenti per il settore navale in quel di Empoli.

Dati alla mano, però, escluso il 2023, questo è il quattordic­esimo anno consecutiv­o in cui la proprietà, cambiata negli anni, è obbligata a ricorrere agli ammortizza­tori sociali. «Non c’è però nessun disimpegno da parte della proprietà — ribadisce Sacchetti — con cui tra l’altro abbiamo appena concordato di ripristina­re il vecchio ma innovativo contratto integrativ­o aziendale, che era stato congelato negli anni della crisi, e che in maniera antesignan­a aveva introdotto le sette ore di lavoro pagate otto di cui tanto si parla oggi».

«Anche l’ottimo fatturato del 2023, per un valore di oltre 23 milioni di ricavi, e il premio di risultato di 500 euro che verrà erogato fra pochi giorni sono sintomo della tenuta dell’impresa e della volontà della proprietà di puntare su questo stabilimen­to», rinforza Mazzini. «Fra un paio di mesi, quando verificher­emo l’andamento di ordini e produzione — chiudono ottimisti —, auspichiam­o di poter registrare una stabilizza­zione del mercato e arrivare ad un superament­o dell’ammortizza­tore sociale o a una riduzione delle ore non lavorate».

 ?? ?? In corteo
Uno dei presidi dei lavoratori della Demm di Porretta quando la crisi dell’azienda era preoccupan­te
In corteo Uno dei presidi dei lavoratori della Demm di Porretta quando la crisi dell’azienda era preoccupan­te

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy