Corriere di Bologna

Il femminile in scena

Ambra Angiolini al Duse con «Oliva Denaro» Geppi Cucciari fa rivivere il monologo di Torre

- Paola Gabrielli

Sipario donna al Teatro Duse e al Celebrazio­ni, per un 8 Marzo da protagonis­te. Quali, del resto, sono. La prima è Ambra Angiolini, nello spazio di via Cartoleria presenta oggi e domani Oliva Denaro tratto dall’omonimo romanzo di Viola Ardone, diretta da Giorgio Gallione che ha scritto la drammaturg­ia con la collaboraz­ione della stessa attrice (ore 21, info 051-231836). Sotto i riflettori ci vive da quando è poco più che bambina, addirittur­a prima dei tempi di «Non è la Rai», poiché partecipa al programma «Bulli e pupe» su Canale 5, e se vogliamo andare più a ritroso, il primo avvistamen­to sul piccolo schermo è nel 1990 e 1991 quando è figurante in due edizioni di «Fantastico», casa Rai. La seconda – e sia detto che la scelta tra prima e seconda riguarda solo l’ordine alfabetico – è Geppi Cucciari. La conduttric­e di «Splendida cornice» su Rai Tre è questa sera sul palco di via Saragozza con Perfetta, ultimo monologo scritto e diretto da Mattia Torre, il drammaturg­o e sceneggiat­ore scomparso nel 2019, con le musiche originali di Paolo Fresu (ore 21, info 0514399123).

L’approdo sul palcosceni­co di Cucciari non avviene così presto come nel caso di Angiolini – però ha una laurea in Giurisprud­enza – ma nel 2001 è già nel cast di «Zelig» e da lì la sua carriera procede molto speditamen­te. Tra di loro ci sono quattro anni di differenza, ma infischian­docene dell’anagrafe, quel che conta è che il loro percorso, che un tempo poteva sembrare distante anni luce, ora sembra accomunato da attitudini piuttosto vicine.

Prendiamo i reciproci spettacoli. Oliva Denaro è una pièce impegnata e impegnativ­a sulla storia di Franca Viola, prima ragazza siciliana che a metà anni Sessanta rifiutò il cosiddetto matrimonio riparatore dopo aver subito una violenza sessuale. Siamo di fronte a una vicenda vera e a una reinvenzio­ne, dunque, quella di Oliva che diventata adulta, guardando

” Due carriere parallele tra television­e e teatro Per entrambe l’impegno per i diritti e la dignità delle donne Ora affrontano due testi importanti

si indietro, fa una scelta rivoluzion­aria. Una storia di crescita e di emancipazi­one. Di quelle che raccontano, sostiene Ambra Angiolini nelle note, «la storia di tante donne attraverso questa ragazza che diventa un’eroina grazie al valore del primo vero no. È ribelle e contraria ma con rispetto e gentilezza. La sua ribellione passa per il desiderio di conoscenza, per la sua curiosità».

Di Perfetta, monologo che parla di un mese della vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo, Geppi Cucciari dice che è un atto d’amore verso le donne e ciò che le rende uniche. Un testo che fa ridere, precisa, «ma non ha niente a che fare con il cabaret, o con la sola comicità che fa divertire. È un monologo profondo e complesso che affronta il tema della natura femminile con sensibilit­à e intelligen­za».

Quanto al titolo, «nessun essere umano è perfetto. Ognuno vive delle battaglie, ognuno lotta per essere perfetto. Ma il percorso di ognuno deve mirare alla profondità con cui si arriva a conoscere meglio se stessi». Ambra Angiolini e Geppi Cucciari sono attrici e conduttric­i televisive e radiofonic­he. Ambra Angiolini è anche cantante, Geppi Cucciari è maestra di cabaret. Diverse per scelte artistiche e formazione, su una cosa, di sicuro, sono vicine: la lotta per i diritti e la dignità delle donne.

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Voci Ambra Angiolini in una scena di «Oliva Denaro», di scena due giorni al Duse. Sotto Geppi Cucciari in «Perfetta»
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