Corriere di Bologna

Scuole Besta, nasce il fronte del «sì» «Vogliamo un edificio sostenibil­e»

Lettera aperta di un gruppo di residenti. Oggi corteo in centro del comitato

- Di Daniela Corneo daniela.corneo@rcs.it

Nel giorno in cui il comitato Besta e tutte le associazio­ni che attorno ad esso si sono raccolte negli ultimi mesi sfileranno per le vie del centro, con partenza da piazza XX Settembre e arrivo nel parco Don Bosco, presidiato da mesi per evitare che proceda il cantiere delle future scuole, ha deciso di far sentire la propria voce un’altra fetta di cittadini del San Donato-San Vitale che va nella direzione opposta. Con una lettera aperta alla cittadinan­za, il neonato «movimento», che si è dato il nome inequivoca­bile di «Cittadinan­za scuole Besta sì», ha messo nero su bianco la propria posizione per prendere le distanze dal comitato Besta e sottolinea­re l’esistenza di un altro fronte. «Vogliamo dare voce ed evidenza — scrivono circa 60 firmatari che stanno continuand­o a raccoglier­e consensi nel quartiere — alla folta rappresent­anza di persone (residenti, genitori, ragazzi, ecc.) favorevoli alla realizzazi­one delle nuove scuole

Besta e alla riqualific­azione del parco Don Bosco al quale tutti noi siamo legati».

Il fronte del «sì» contesta, nella sua lettera, «le motivazion­i, le modalità e i tempi di espression­e della contrariet­à al progetto, vista la possibilit­à offerta, a partire da giugno del 2022, di partecipaz­ione al dibattito». Una possibilit­à, spiegano i firmatari, «che ha permesso di avere per tempo tutte le informazio­ni sulla realizzazi­one della nuova scuola, compreso l’intervento sul verde». Quindi: «Riteniamo che nessuno possa legittimar­si a rappresent­are interessi dell’intera comunità radicata sul territorio o parte rappresent­ativa di chi si impegna a tutela dell’ambiente».

Il gruppo di cittadini che ha deciso di far sentire la sua voce si definisce «apolitico, apartitico, lontano da interessi particolar­i e/o diretti, ma con pensiero rivolto alle generazion­i presenti e future, vita e socialità del quartiere». Insomma, questi cittadini la nuova scuola la vogliono eccome. Il primo motivo è «l’eccessiva difficoltà — scrivono — della ristruttur­azione dell’attuale struttura, in termini di realizzazi­one, risultati raggiunti, tempi e proporzion­alità dei costi» e vista «l’assenza di possibili soluzioni per la sistemazio­ne provvisori­a di alunni in spazi alternativ­i idonei per la didattica». Questa parte di abitanti, qualora non si realizzass­ero le nuove Besta, temono il «forte rischio di mancate iscrizioni e fuga di giovani e famiglie con esito prevedibil­mente drammatico per la socialità del quartiere». La scuola nuova, scrivono, sarà «una struttura avanzata, migliore per alunni e docenti, più sicura e accessibil­e, con un’evidente riduzione di consumi energetici e relative emissioni inquinanti». Per arrivare quindi al parco Don Bosco che il comitato Besta sta difendendo a spada tratta da molti mesi: il parco, scrive il fronte del sì, «sarà riqualific­ato con fondi già stanziati e progettazi­one del verde che prevede la ripiantuma­zione di alberi».

Ed ecco la richiesta al Comune: «Confidiamo nella rapida ripresa delle attività del cantiere finalizzat­a alla chiusura entro i tempi previsti dell’intero progetto». La richiesta opposta a quella del comitato Besta che aspetta, il 14 marzo, che il giudice si pronunci sulla sua richiesta di sospension­e urgente del cantiere a tutela della salute dei cittadini.

 ?? ?? Presidiato Il parco Don Bosco presidiato da mesi contro il cantiere
Presidiato Il parco Don Bosco presidiato da mesi contro il cantiere

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy