Sala gremita e posti in piedi per il Vannaccipensiero
Alla sua prima uscita bolognese, il generale Roberto Vannacci ha fatto il tutto esaurito nella sala dell’hotel Europa di via Boldrini dedicata alla presentazione della sua autobiografia, Il coraggio vince, seconda fatica dopo il primo libro, Il mondo al contrario, che gli ha fatto guadagnare la testa delle classifiche ma anche un’indagine della Procura di Roma con l’ipotesi di istigazione all’odio razziale. Quasi 300 le sedie di velluto rosso per far accomodare i partecipanti, ma se ce ne fossero state di più si sarebbero riempiete tutte: non pochi, senza demordere, hanno seguito la serata in piedi, appoggiati a una parete della sala. Talmente tante persone che, sebbene se le aspettasse, come ha confidato, gli hanno suscitato un po’ «di ansia da prestazione», ha confidato in apertura di dibattito. Apertura che è stata contraddistinta da almeno due scrosci di applausi: il primo nel momento in cui l’intervistatore, l’avvocato Gabriele Bordoni (che ha detto di non averlo mai visto né sentito prima della serata e proprio per questo convinto di un dialogo «divertente»), l’ha annunciato sul palco; il secondo quando il generale ha ringraziato le forze dell’ordine presenti, sempre al suo fianco. E in effetti, sia dentro sia fuori l’hotel non sono mai mancate. Previsti anche gli applausi? Probabilmente sì, del resto a più riprese ha toccato il tema del saper prevedere e reagire, esattamente come fatto dopo il primo libro: si è detto per l’ennesima volta «sereno» rispetto alle indagini e, per di più, convinto «di non dover chiedere scusa» a nessuno. Altri applausi. Tornando ai partecipanti, i primi arrivati, eleganti come nelle migliori serate con cappotti lunghi, montoni e pellicce, si sono presentati con un’ora di anticipo abbondante – l’inizio della presentazione prevista per le 20.45 –, ma l’attesa è stata ripagata dalla presenza del generale nella hall, da strette di mano e due battute. Una coppia è arrivata addirittura dalla Svizzera, senza prenotazione, pur di conoscerlo di persona. Si sono detti ripagati del sacrificio. Tra i presenti alla serata organizzata da Impegno Civico, Matteo Di Benedetto della Lega e Stefano Cavedagna di Fratelli d’Italia.