Caso Làbas, «Gli occupanti sono quelli delle Besta»
La sentenza del Tar che ha annullato l’assegnazione degli spazi di vicolo Bolognetti a Làbas agita le acque della politica cittadina. A tal punto da allargare la polemica su altri progetti come il rifacimento delle scuole Besta e il previsto abbattimento di alcuni alberi. L’indecisione dell’amministrazione a ricorrere in appello (ha 60 giorni di tempo) lascia il campo aperto a dichiarazioni e controdichiarazioni. Ieri il sindaco Matteo Lepore ha affidato la questione all’assessore al Patrimonio Raffaele Laudani che deciderà con l’avvocatura comunale se andare al Consiglio di Stato. «Faremo una valutazione se ha senso fare appello. Vedremo quale sarà l’esito», dice Lepore. La sensazione è che gli errori del Rup, il responsabile unico del progetto, nel redigere le graduatorie siano stati macroscopici. Fratelli d’Italia è pronta a coinvolgere la Corte dei Conti per danno erariale, i ricorrenti torneranno al Tar per fare istanza di ottemperanza se il Comune non agirà in fretta. Intanto Làbas rivendica le attività sociali realizzate e in essere «che porteremo avanti, dal doposcuola al progetto di salute popolare, apprezzati da famiglie e residenti. Ci sono leggi che vanno oltre i codici, quelle della giustizia sociale, della dignità e della lotta. Noi non ce ne andremo». Il sindaco ha difeso l’esperienza di Làbas: «È un luogo prezioso ed importante che credo vada salvaguardato, al di là del tema dei muri che dovrà essere valutato da chi di competenza. E’ presto per immaginare una prosecuzione in un altra sede, ma le attività sono importanti, vedremo come portare avanti la collaborazione», tesi ribadite in una nota anche da Coalizione Civica (legata all’esperienza Làbas fin dai tempi della Caserma Masini). Lepore ha poi infiammato la giornata allargando il discorso al Comitato No Besta, «finora gli unici occupanti che ci sono in città sono al parco Don Bosco, sostenuti dal centrodestra». Immediata la reazione dei Verdi che si battono per la scuola e gli alberi in zona Fiera, «è sconcertante che il sindaco definisca `occupanti´ i tanti residenti del quartiere che chiedono a gran voce la tutela della salute».