Da Giani a Serra, l’Ottocento a Palazzo Fava
Fondazione Carisbo e Genus Bononiae presentano le principali opere del periodo appartenenti alle proprie collezioni
Il corposo progetto dedicato all’Ottocento bolognese prende sempre più forma con la ricca esposizione che si apre oggi a Palazzo Fava. Fino al 30 giugno in via Manzoni 2, ingresso 5 euro, Fondazione Carisbo e Genus Bononiae presentano per la prima volta al pubblico le principali opere dell’Ottocento bolognese appartenenti alle proprie collezioni.
«Da Felice Giani a Luigi Serra - L’Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna», a cura di Angelo Mazza, si divide in 6 sezioni. Con una trentina di artisti e oltre cento tra dipinti, disegni, acquerelli, sculture e incisioni, a cui si aggiungono le maioliche della manifattura Minghetti appartenute al duca di Montpensier. Opere di Felice Giani e Pelagio Palagi, Clemente Albèri e Pietro Fancelli, Antonio Basoli e Giacomo De Maria fino a Luigi Busi, Alessandro Guardassoni, Giovanni Masotti e Luigi Serra.
La mostra inizia nella Sala di Giasone del Piano Nobile di Palazzo Fava, dove al centro è collocato il grande gesso della Maddalena penitente di Antonio Canova. Un avvio che presenta una raccolta di dipinti di figura realizzati da artisti attivi a Bologna al tempo del crollo dell’Ancien Régime e formatisi presso l’Accademia Clementina. Fino ad arrivare alle opere dei decenni della Restaurazione e dell’Italia unita con i maestri legati all’Accademia di Belle Arti e al Collegio Venturoli.
Nella Sala di Enea sono state collocate le opere di Antonio Basoli, ornatista, scenografo e vedutista. Tra i lavori esposti, le quattro tele celebrative di Roma e delle sue conquiste eseguite nel 1809 per il palazzo di Cesare Lambertini. A queste opere si aggiunge un cospicuo gruppo di bozzetti per scene teatrali di Giuseppe Badiali, recentemente acquisiti.
Nel percorso anche un nucleo di modelli in terracotta di Giacomo De Maria, punto di contatto tra la scultura bolognese d’epoca neoclassica e quella ottocentesca. La pittura di paesaggio trova invece collocazione nella Sala Cesi con una panoramica delle opere presentate dedicata all’immagine di Bologna.
Sempre oggi si apre anche, alle ore 17 alla Fondazione Collegio Artistico Venturoli di via Centotrecento 4, la mostra «Lo sviluppo del talento». In due sezioni 150 tra disegni e dipinti di artisti come Busi, Masotti, Romagnoli e Serra. La prima con le iniziali esercitazioni di pittura dei giovani artisti e la seconda, all’interno della nuova galleria espositiva, con opere della maturità donate al Collegio dagli stessi artisti in segno di gratitudine
Altre visioni
Alla Fondazione Collegio Artistico Venturoli «Lo sviluppo del talento»