Corriere di Bologna

La Virtus cerca di ritrovarsi a Brescia

K.o. in coppa, domani lo scontro al vertice: Hackett e Cordinier forse ancora out, rebus Zizic

- Luca Aquino

Attivare il pulsante «panico» è sicurament­e esagerato, però il senso di smarriment­o nel vedere una Virtus così lontana da quelli che sono stati i suoi capisaldi fino alla pausa di febbraio ha lasciato parecchio disorienta­ti.

La sconfitta di Belgrado nella sostanza non complica più di tanto i piani in ottica qualificaz­ione al play-in di Eurolega, per i quali basta una vittoria con il Baskonia all’ultima giornata per blindare l’ottavo posto o la sconfitta di una fra Efes e Milano, ma è sintomatic­a dell’involuzion­e che sta attraversa­ndo la Segafredo. Il gioco collettivo, la leadership condivisa, la fame e l’aggressivi­tà che erano stati il punto di forza di quel fantastico girone di andata di coppa sono improvvisa­mente svaniti.

Le assenze di Hackett e Corcui dinier nelle ultime partite (dovrebbero rientrare venerdì con il Panathinai­kos) sono sicurament­e pesanti, soprattutt­o quella del play di Forlimpopo­li, ma non sufficient­i a spiegare le deviazioni da quelli che erano i dettami del gioco voluti da Banchi e così ben assimilati dai giocatori.

Ora la Virtus è attesa dallo scontro a Brescia domani sera che vale il primo posto in classifica in campionato e permettere­bbe di evitare la quarta sconfitta in una settimana. Il mal di trasferta è diventato molto vistoso nel momento in la squadra ha perso le proprie certezze: sette k.o. di fila in Eurolega, sei negli ultimi nove viaggi in campionato, più quello in Coppa Italia a Torino contro Reggio Emilia.

«Il mio compito è restituire alla squadra quell’identità che ci ha sempre contraddis­tinto e ci ha portato in Eurolega in questa posizione», ha sottolinea­to Luca Banchi al termine della partita contro la Stella Rossa venerdì sera.

Fra Kaunas e Belgrado la difesa ha imbarcato acqua da tutte le parti concedendo ben 190 punti complessiv­i e chiarament­e è in questa metà campo che va fatto un passo avanti in fretta perché il talento degli avversari di Eurolega è talmente alto che subire 9095 punti diventa molto facile se non lo si contiene.

Domani a Brescia il rischio è che Hackett e Cordinier siano ancora fuori, ma uno dei grandi temi del momento è Ante Zizic. Il centro croato non si è alzato dalla panchina nella partita contro la Stella Rossa dopo l’ennesima prova sottotono nella gara precedente contro lo Zalgiris. In questo momento è l’ultimo lungo della gerarchia di Banchi perché questo sta dicendo il parquet, sul quale stanno venendo esposte molto di più le sue lacune difensive e di mobilità che la grande tecnica offensiva e la capacità di far male vicino a canestro. Se si pensa a un giocatore sotto contratto per le prossime due stagioni che dovrebbe essere il centro di gravità permanente all’interno dell’area un certo grado di preoccupaz­ione, al terzo mese in bianconero, può essere comprensib­ile.

Mal di trasferta Sette k.o. esterni di fila in Eurolega, sei negli ultimi nove viaggi in campionato

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(foto Ciamillo) Alta tensione Un time out della Virtus a Belgrado

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