Corriere di Bologna

Nuove Besta, il Quartiere congela l’odg della sinistra

La presidente Locascio: «Contenuto politico, non tecnico. È un progetto votato». «Andremo dal prefetto»

- Da. Cor.

Il braccio di ferro sulle scuole Besta si sposta in Quartiere, dove si è aperto un conflitto aperto tra Sinistra unita e la presidente del San DonatoSan Vitale Adriana Locascio. Da inizio febbraio c’è infatti un ordine del giorno depositato da Sinistra unita in consiglio di Quartiere che sollecita lo stop al progetto e una discussion­e pubblica sul tema; se la richiesta restasse inevasa, Sinistra unita, oltre a protestare in aula, si è detta pronta a chiedere l’intervento della Prefettura e le dimissioni di Locascio.

La quale replica avvisando che, di fatto, sulle Besta ormai indietro non si può tornare e che la protesta di Sinistra unita è «svilente per l’istituzion­e». Perché, spiega, tutto si può dire tranne che quello sulle Besta sia un blitz. «Di sicuro non c’è fretta di discutere l’ordine del giorno di Sinistra unita che ha un contenuto tutto politico e non tecnico» su una materia che riguarda «un’area di cantiere consegnata che non si può fermare». O meglio, aggiunge Locascio, la si può bloccare, come sta accadendo, «con un’occupazion­e che ogni fine settimana sta portando nel parco feste techno, con somministr­azione di birra, senza servizi igienici e con casette sugli alberi che non credo facciano contenti gli uccelli». Locascio assicura che la richiesta di discussion­e di Sinistra unita verrà calendariz­zata: in settimana la conferenza dei capigruppo fisserà il calendario e la questione sarà considerat­a «compatibil­mente con gli impegni dell’amministra­zione e degli impegni istituzion­ali della presidente stessa». Fretta non c’è, rimarca Locascio: il progetto delle Besta è stato votato eri votato, nel bilancio comunale e nel programma degli obiettivi del Quartiere del 2021,2022 e 2023 che contenevan­o l’intervento sulle Besta. È stato discusso il progetto in commission­e e poi in un consiglio aperto. «C’è stato tutto il tempo per fare proposte. Mi chiedo cosa ha impedito la partecipaz­ione attiva e consapevol­e dei consiglier­i di Sinistra Unita, Potere al Popolo e Fratelli d’Italia agli altri momenti istituzion­ali».

Tra l’altro, Locascio rivela che, dopo l’attacco di Sinistra unita della settimana scorsa, «mi è arrivata la solidariet­à di altri consiglier­i di quartiere di Sinistra unita, tra cui quella di Borgo Panigale» e, invece, «mi chiedo quale può essere la finalità di impedire a comuni cittadini, come i genitori che hanno scritto una lettera per la ripartenza dei lavori, di esprimere la propria opinione». Insomma, «bisogna ristabilir­e la correttezz­a dell’ informazio­ne su questo caso. Non posso accettare che si rivolgano a me come destinatar­ia di una protesta che disconosce e svilisce un lavoro del consiglio di quartiere che c ’è stato e che quindi svilisce l’istituzion­e».

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Sugli alberi L’accampamen­to al parco Don Bosoc contro il cantiere del Comune

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