Dieci miliardi in sette anni da Bruxelles per l’Emilia
«Faccio un auspicio, che non sia un’altra campagna elettorale in cui si discute tra Europa sì o Europa no, ma ci si confronti finalmente su Europa “come”». È un appello europeista quello che l’assessore regionale al Bilancio Paolo Calvano — anche a nome del governatore Stefano Bonaccini, impegnato in missione a Seoul — ha fatto ieri alla sessione europea dell’Assemblea legislativa dove si è fatto il punto sulle risorse assegnate dalla Ue all’Emilia-Romagna. Oltre 10 miliardi di euro nell’ultimo settennato tra Pnrr, Next Generation Eu, politiche di coesione e fondi strutturali, tra cui anche 375 milioni di euro per la ripartenza dei territorio colpiti dall’alluvione dello scorso maggio. A disposizione dell’Emilia-Romagna, sottolinea l’assessore regionale al Bilancio, c’è «un pacchetto di risorse mai viste, che hanno innescato opportunità straordinarie per il sistema regionale pubblico e privato». Durante la sessione europea di ieri, con una risoluzione, l’aula di Viale Aldo Moro ha anche fissato gli obiettivi e le richieste che l’EmiliaRomagna pone all’Ue. Tra questi un sostegno alla gestione dell’Intelligenza artificiale, allo sviluppo di energie pulite, transizione ecologica e resilienza idrica, oltre che il potenziamento delle biotecnologie e un impegno per la tutela dei minori. «L’Ue, anche in vista dell’imminente rinnovo di Parlamento e Commissione, deve tenere insieme l’attenzione all’ambiente, la tutela e la creazione del lavoro — ha concluso Calvano — e accompagnare il processo di trasformazione digitale». Agli antipodi il bilancio Ue fatto ieri in aula dal relatore di minoranza, il leghista Stefano Bargi. «Oggi i governanti che siedono nelle istituzioni europee si stanno dimostrando incapaci di intervenire rispetto alle asimmetrie economiche interne ai Paesi membri e sulla questione del ruolo dell’Unione europea nel mondo, peccando di mancanza di visione e servilismo rispetto gli interessi dell’alleato egemone Usa».
L’assessore Calvano: «Un pacchetto di risorse mai viste, opportunità straordinaria»