Abiti, viaggi e gravidanze: così si raccontano gli influencer di casa nostra
Non solo Vacchi: ecco la squadra di emiliano-romagnoli in rete
«Amo i miei bebè, la cioccolata e Gianmaria Di Gregorio (l’ordine potrebbe non essere casuale)». Si presenta così su Instagram Ludovica Valli, modella e influencer da 1,9 milioni di follower su questo stesso social e che pochi giorni fa, durante una vacanza a Dubai con la famiglia per il suo 27esimo compleanno e i tre anni della primogenita, ha annunciato la terza gravidanza. Ludovica Valli non è che una delle influencer e dei creator digitali più popolari con origini o legami emiliano-romagnoli, la cui fama va ben oltre la regione. Nata a San Martino in Rio, nel Reggiano, Ludovica è sorella di altre due conosciute influencer, Beatrice ed Eleonora, rispettivamente 3,3 milioni e quasi 360 mila follower su Instagram e nate a Bologna. Tutte e tre hanno fatto della famiglia e della maternità il cuore della propria attività social, raccontando quasi ogni istante della vita, anche quelli più intimi delle gravidanze, delle ecografie, poi delle nascite. Tra le migliaia di foto e video pubblicate, anche quelle legate allo stile di vita, al look e, in alcuni casi, ai brand fondati. Un racconto che non si discosta molto da quello di Chiara Ferragni e che, in un modo o nell’altro, vuole trasmettere «autenticità». Autenticità che, in ogni caso, deve essere interpretata in un contesto che per le influencer è comunque lavorativo: «Il fatto di vedere ogni momento di una giornata fa sì che si possa percepire un’autenticità — spiega Marco Luca Pedroni, professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Ferrara —, ma sarebbe ingenuo pensare non essere stubinate diato a tavolino».
Sebbene con molti meno follower delle sorelle Valli — 197 mila su Instagram e 73 mila su Tik Tok —, ma alla ribalta dopo un servizio fotografico, Carolina Porqueddu (Ketosaurr sui social) è un’altra delle influencer di stanza a Bologna: le foto in posa sono alternate a post con scene di vita quotidiana spesso coma collaborazioni con brand e marchi di moda, di cosmetica e non solo.
Sempre legati a Bologna ci sono anche Gianluca Fazio e Nicolò Mantovani, 101 mila follower su Instagram il primo grazie alla sua attività incentrata sui viaggi, quasi 62 mila il secondo, che è anche titolare del laboratorio di gastronomia Manicò. Di sé scrive di essere amante del fitness, ma non mancano le foto in mete di lusso in Italia e all’estero.
A numero di seguaci nulla a che vedere con i 7,1 milioni di Elettra Lamborghini su Instagram o i quasi 50 milioni di Gianluca Vacchi tra vari social. Con numeri minori, ma di tutto rispetto si segnalano anche Giulia Ottorini ed Eleonora Bertoli (circa tre e due milioni di follower rispettivamente) e Luis Sal (circa quattro milioni). Di loro tre e di Vacchi nelle settimane scorse si è molto parlato, perché finiti nel mirino della Finanza per presunta evasione fiscale: ancora tutto da verificare e con diverse risposte in difesa già arrivate, come nel caso di Vacchi tramite il suo legale e di Sal («Non sono un evasore, ho sempre dichiarato tutto», ha detto in un video).
Non si occupa di nessuno dei temi citati per ora, ma quasi 83 mila seguaci su Instagram li ha anche Jacopo Veneziani, che nella sua bio riporta: «Storico dell’arte e divulgatore. Ogni sabato e domenica su La7. Prof alla Iulm. Autore per Feltrinelli e Rizzoli», nonché presidente della Galleria d’Arte moderna Ricci Oddi di Piacenza, provincia in cui è cresciuto. E di arte e cultura parlano tutti i suoi contenuti.
«Difficile sapere quanto possano guadagnare i singoli influencer — sostiene Pedroni — ma esistono dei tariffari. I settori della maternità e del beauty sono i più remunerativi. Chi più chi meno, per stare sui social è sceso a patti con la dimensione commerciale». Tali persone e contenuti influenzano davvero le nostre vite? Non ci sono risposte nette, ma è chiara «la pervasività dei social — conclude Pedroni —, a ogni ora del giorno. Non sono come un giornale cartaceo che a un certo punto finisce: i contenuti social sono infiniti».