Il metodo Pirandello Torna Paolo Rossi per improvvisare
Pirandello sì, ma con metodo. O meglio, come metodo. Detto ciò, spoilerare sarà praticamente impossibile. Perché quello che si vedrà questa sera sul palco del Teatro Duse è opera di Paolo Rossi e il titolo, Da questa sera si recita a soggetto! ,nonè propriamente lo stesso della pièce del drammaturgo siciliano. E la sostanza cambia (ore 21, info 051-231836). Sua è l’ideazione e la regia, come la drammaturgia, firmata insieme a Carlo Giuseppe Gabardini. In scena con la sua compagnia di giro — Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciani, Caterina Gabanella, Laura Bassani, Alessandro Cassutti a cui si aggiunge la partecipazione del pubblico — l’artista, con il pretesto di quel sottotitolo, «Il Metodo Pirandello», andrà molto oltre all’opera pirandelliana scritta sul finire degli anni Venti e che concludeva la cosiddetta trilogia del Teatro nel teatro, dopo Sei personaggi in cerca d’autore e Ciascuno a suo modo. Infatti, definiti i punti fissi (ma senza copione) si darà ampio spazio a un’improvvisazione in cui verrà coinvolto anche il pubblico. «Si parla tanto di metaverso, ma il metaverso è stato inventato con il teatro. Solo che è di carne, sangue e polvere da palcoscenico», ha anticipato l’artista presentando lo show. Ma è stato lo stesso Pirandello
a scrivere nel primo rigo «l’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato senza il nome dell’autore». Per non dire della lista degli attori e le attrici in cartellone dove si riporta «col concorso del pubblico che gentilmente si presterà». Spunti preziosi per il capocomico e compagnia che si avventurano in un attualissimo viaggio pirandelliano su due piani che si intersecano. Su un piano l’attore dialoga con Pirandello e si fa consigliare addirittura sulla trama. Su un altro c’è la realtà circostante che non può rimanere fuori dal palcoscenico. È la vita nel teatro, o il teatro nella vita, dipende. Perché alla fine ci siamo noi e il nostro bisogno di mostrarci performanti, sia in tv, sia nei social o altrove, come nuovi personaggi in cerca d’autore. Ecco perché dire dove porterà questo lavoro è impossibile. Scrive infatti Paolo Rossi nelle note: «Se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone, chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalca montagne. Se le parole non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!». Pirandello è un suo maestro «come Fo, Gaber, Jannacci, Strehler, ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso, mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto, ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse». Non resta che assistere allo svelamento sul palco. A patto che tutta la sala improvvisi all’unisono. E si ballerà, anche. Discomusic.