Nuovo percorso e riallestimento per Sei e Settecento
La recente mostra «Guercino nello studio» ha aperto la strada, nella Pinacoteca di Bologna, al riallestimento, visibile da oggi, delle sale che accolgono le opere del Seicento e del Settecento. Un percorso di revisione già avviato nella sezione sul Rinascimento e destinato a proseguire, conferma la direttrice Maria Luisa Pacelli. «Continueremo a intervenire su blocchi per non chiudere tutta la Pinacoteca, il prossimo sarà quello con Guido Reni, Carracci e il manierismo. Siamo intervenuti su colori delle sale e testi dei pannelli, per offrire un servizio sempre più ampio al pubblico». Il nuovo percorso, a cura della stessa Pacelli e di Mirella Cavalli, con la collaborazione di Carmen Santi e Federica Chiura, è suddiviso in nove sezioni che seguono sia un ordine cronologico, comune all’intera galleria, che tematico, puntando su generi come la pala d’altare, il ritratto, il paesaggio. Al Guercino è stata dedicata la sala centrale e più grande, mentre per il Settecento ampio spazio è riservato a Giuseppe Maria Crespi, alla famiglia Gandolfi e a Donato Creti. Il percorso termina con la sala dedicata all’«imperturbabile quiete dei paesaggi d’Arcadia». Il progetto di riallestimento, curato dall’architetto Silvia Gaiba, da poco tornata in Pinacoteca dov’era stata al fianco di Andrea Emiliani, è stato l’occasione per una campagna di manutenzione conservativa sull’80% delle opere. Con una ventina di quadri in precedenza conservati nei depositi, come la Latona di Crespi, mentre Susanna e i vecchioni di Artemisia Gentileschi è ora affiancata dalle due Sibille di Elisabetta Sirani prestate al Consiglio comunale. In attesa dei lavori per l’efficientamento energetico e l’accessibilità finanziati dal Pnrr, la Pinacoteca conferma lo strumento dell’Art Bonus per sostenere il restauro, quasi 58mila euro, del Gesù Cristo Crocefisso, la Vergine Addolorata e i santi Maria Maddalena e Giovanni Evangelista