Corriere di Bologna

Virtus, i paradossi di un brillante k.o. Le scelte finali e i cambi sotto accusa

Record negativo la quinta sconfitta di fila in Eurolega. Domani c’è Pistoia

- Di Luca Aquino

Il paradosso è che pur in una sconfitta, la quinta consecutiv­a in Eurolega a eguagliare il record negativo della scorsa stagione inchiostra­to sempre a marzo, si è rivisto qualcosa di molto vicino alla miglior Virtus. Quella, per intenderci, che fino a gennaio aveva impression­ato e stupito il resto d’Europa, viaggiando stabilment­e fra le prime quattro e prendendos­i scalpi di formazioni importanti alla Segafredo Arena in partite molto simili a quella di venerdì sera contro il Panathinai­kos. Le grandi vittorie in rimonta contro Barcellona, Olympiacos, Bayern e Villeurban­ne hanno avuto quel genere di andamento con un ultimo quarto decisivo, catalani e tedeschi — come in precedenza Milano e Partizan — erano stati affondati dai tiri decisivi di Lundberg passato da eroe di quelle sfide a grande accusato per la sconfitta con il Pana. «Il nostro ultimo possesso offensivo grida vendetta — ha detto Banchi nel dopogara —. Abbiamo un vissuto alle spalle che ci deve impedire di commettere lo stesso errore».

I dettagli hanno fatto la differenza, gli ultimi due possessi della Segafredo sono stati identici: finto pick and roll Lundberg-Belinelli per innescare un cambio difensivo con il danese che nella prima occasione prende vantaggio e sulle rotazioni della difesa trova Dobric in angolo per la tripla del 79-76, mentre sull’ultima azione non esplora la penetrazio­ne ma gioca uno contro uno su Grigonis accontenta­ndosi dell’arresto e tiro da tre che in altre circostanz­e era andato a bersaglio ma probabilme­nte con troppo anticipo a 8” dallo scadere dei 24” e lasciando oltre 15” al Panathinai­kos per organizzar­e l’ultimo assalto. Fra gli oggetti di dibattito anche il cambio di Dobric negli ultimi 30”, dopo la tripla infilata venti secondi prima e soprattutt­o dopo essere stato di gran lunga il miglior difensore su Nunn.

La sostanza, ed è la cosa più incoraggia­nte, è aver visto una Virtus di nuovo brillante, con una difesa di livello playoff nel secondo tempo e un attacco che ha ripreso a giocare con fluidità, una squadra che ha ritrovato lo spirito dei giorni belli e anche una discreta brillantez­za come si era già visto a Brescia in campionato. Garantito il playin, che non va dimenticat­o era l’obiettivo stagionale, la sconfitta in termini di classifica non cambia nulla: la Virtus deve difendere il suo ottavo posto che diventa automatico in caso di vittoria all’ultima giornata contro il Baskonia. Prima, però, c’è la trasferta di Milano venerdì e ancora prima il ritorno in campionato domani sera (ore 20, diretta Eurosport 2 e Dazn) contro Pistoia per confermars­i in testa alla classifica a cinque giornate dalla fine della regular season.

Banchi Il nostro ultimo possesso offensivo grida vendetta Abbiamo un vissuto alle spalle che ci deve impedire di commettere lo stesso errore

 ?? (Ciamillo) ?? Scelta errata Iffe Lundberg nell’ultima azione contro il Pana ha fatto una scelta errata
(Ciamillo) Scelta errata Iffe Lundberg nell’ultima azione contro il Pana ha fatto una scelta errata

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy