Beghelli, volano i ricavi ma resta il rosso
Il risultato negativo di 9,3 milioni sarà risolto dalla cessione dello stabilimento di Crespellano
Bilanci in crescita ma ancora in rosso di 9,3 milioni per per Beghelli, che chiude i il 2023 con un fatturato in crescita del 6,5% e che raggiunge la cifra di 155,4 milioni.
Tra i settori produttivi, quello dell’illuminazione è storicamente trainante e incide infatti per il 95% sui ricavi complessivi: l’anno scorso ha totalizzato 147,5 milioni, registrando un incremento del 5,8% rispetto al 2022. Il risultato netto è negativo, ma la vendita dell’immobile di Crespellano, messa in canitere da qualche tempo, dovrebbe riportare i conti in ordine. L’aumento
del fatturato è stato determinato dalla progressiva normalizzazione del quadro economico internazionale . I ricavi del comparto export ammontano a 74,8 milioni, in aumento del 4,5% rispetto al 2022, con una crescita concentrata nell’area extra-Ue (+9,8%). Anche il margine operativo lordo complessivo sale e arriva a 9,8 milioni, in miglioramento di 6,7 milioni (+222%), mentre l’indebitamento finanziario netto scende a 52,3 milioni di euro (in decremento di 9,6 milioni di Euro, -15,5%). Il risultato netto di gruppo è, però, negativo per 9,3 milioni e, si legge in una nota «risente del peso degli oneri finanziari e di componenti negative non ricorrenti, legati in particolare alla vendita del complesso industriale di Crespellano. Già annunciata in passato, la cessione dell’immobile è prevista nel secondo trimestre 2024 e permetterà un riequilibrio economico-finanziario strutturale della società». «Abbiamo concentrato i nostri sforzi sul consolidamento delle nostre posizioni di leadership nei mercati di riferimento, in particolare sull’illuminazione di emergenza, e sull’espansione in settori ad alto potenziale di crescita, come quello del risparmio energetico, fotovoltaico e sicurezza degli anziani», spiega Gian Pietro Beghelli, presidente del gruppo, dopo il via libera del consiglio di amministrazione al documento di bilancio. Gli amministratori prevedono per l’esercizio 2024, in assenza di ulteriori elementi straordinari, «un incremento dei ricavi accompagnato da un miglioramento del margine operativo lordo e diminuzione dell’indebitamento finanziario, in un quadro complessivo di sostenibilità e presenza su mercati promettenti, con prodotti innovativi negli ambiti della sicurezza della persona, del risparmio energetico e delle energie rinnovabili».