Startup e progetti di inclusione al lavoro Un milione ai giovani
Un milione di euro da Confcooperative per sostenere startup e progetti du inclusione lavorativa. Fondosviluppo, fondo mutualistico del sistema di Confcooperative ha investito un milione di euro per due call(500mila euro l’una) dedicate in particolare ai giovani.
La prima chiamata — Creare.coop — progettata d’intesa con Confcooperative Giovani, intende sostenere la creazione di nuove startup cooperative, su iniziativa di imprenditori under 35. «Si tratta di un sostegno iniziale — spiega Daniele Ravaglia, vicepresidente di Confcooperative Terre d’Emilia — finalizzato a incoraggiare percorsi d’avvio d’impresa e corsi di formazione manageriale per gruppi di aspiranti imprenditori che intendono raccogliere la sfida della cooperazione». La call prevede un primo input di 5mila euro l’anno per i costi di conduzione e avvio e poi il sostegno fino a 3mila euro l’anno per i costi di conduzione, oltre a iniziative di formazione e di networking dedicate. «Ci sono poi nel mondo cooperativo tutti gli strumenti per portare avanti la proprio impresa con successo : va avanti Ravaglia — : dall’esperienza del nostro centro servizi all’impresa, B.More, fino al credito cooperativo e alla competenza di tanti professionisti».
Creare.coop vuole contrastare il trend che vede calare l’iniziativa di impresa da parte dei giovani: «contiamo che il territorio bolognese, che ha radici cooperative così profonde, risponda alla chiamata. Bologna è terra di grandi cooperative, di realtà forti e radicate, che impiegano centinaia, migliaia di persone. Eppure, le nuove imprese, anche cooperative, scarseggiano. Abbiamo bisogno dell’iniziativa imprenditoriale delle nuove generazioni, così attente alla dimensione della sostenibilità e capaci di lasciarsi stimolare dalle sfide di quest’epoca».
L’altra call — Inclusione.coop — intende invece supportare percorsi di inserimento lavorativo qualificato a vantaggio di persone svantaggiate, da assumere in azienda. «Saranno ammessi sostegni per non più di 3 lavoratori svantaggiati per cooperativa, per un massimo di 7mila euro a testa— fa sapere Ravaglia — Anche qui vorremmo vedere un’ampia risposta del mondo cooperativo, abituato da sem
pre a valorizzare attraverso il lavoro le persone che presentano forme di svantaggio sul mercato del lavoro, ma che se messe nelle condizioni di esprimere le proprie qualità nel sul lavoro, sono una risorsa per l’azienda e per il contesto produttivo». La call mira infatti a dare vita a percorsi di autonomia e di emancipazione personale attraverso l’inclusione lavorativa.