Claudio, 71 anni «Mi hanno rotto un braccio Grazie Lepore»
Di certo non ti aspetti che alla fine di una giornata di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, il ferito simbolo della protesta sia un uomo di 71 anni. E invece la lunga giornata di contestazione e rabbia al parco Don Bosco ha acceso i riflettori su Claudio Galassi, un uomo che abita nella zona e che ha deciso di sposare la causa di chi non accetta che si sacrifichi un parco per costruire una nuova scuola, quando l’alternativa, come da manifesto degli attivisti, potrebbe essere quella di ristrutturare l’edificio esistente. Ieri mattina Galassi si è unito alla protesta del Comitato Besta e dei tanti gruppi che si sono mobilitati e nel corso degli incidenti che sono seguiti, a causa di un colpo subito al braccio, si è
ritrovato con l’ulna fratturata. L’uomo è stato visitato da alcuni operatori del 118 che sono arrivati sul posto per dare assistenza ed è stato poi portato al Rizzoli, dove ha ricevuto tutte le cure del caso. Con un braccio intorno al collo, poi, nel pomeriggio ha voluto far sapere con un video postato sui social la sua versione dei fatti: «Stamattina siamo andati al parco per dare sostegno agli attivisti che stanno difendendo pacificamente quell’area — racconta il 71enne con il braccio fasciato e legato al collo — sapevamo che sarebbero arrivati polizia e carabinieri e questa è la conseguenza. I manganelli non fanno solo dolore, ma rompono anche le ossa», riassume l’anziano che ha scelto di filmarsi una volta ritornato a casa. Lo stesso Galassi sceglie, poi, la strada del sarcasmo per pungolare il sindaco Matteo Lepore: «Ringrazio molto il mio sindaco per questo regalo primaverile», la chiosa dell’uomo.