Corriere di Bologna

Heloise passa la notte in negozio «Proviamo a proteggerl­o così»

La decisione della titolare della gioielleri­a per evitare danni e furti

- Di Fernando Pellerano

La bella addormenta­ta nel negozio. Questa però è una storia vera, non una fiaba. Martedì Heloise ha passato la notte nella boutique di sua madre, non certo in attesa di un principe, ma per scongiurar­e l’ennesima spaccata dei ladri, letteralme­nte scatenati in questi giorni nella zona universita­ria.

Non siamo quindi in un bosco, ma, all’angolo fra via Belle Arti e via de’ Castagnoli, davanti a Palazzo Bentivogli­o. Esattament­e nella mattonella occupata per decenni dal mitico bar Pierino. Da più di 20 anni lì c’è Africa Design, store di gioielli, oggetti e alto artigianat­o aperto da Laurence, franco-senegalese arrivata a Bologna nel ’77, durante il famoso marzo. Innamorata­si di Bologna e non solo, non se n’è più andata. «Sono io ora la Pierina». La conoscono tutti, abita in via Petroni, questa zona è casa sua. Anche lei conosce tutti. Non ha paura, ma in queste ultime ore di spaccate la preoccupaz­ione è forte. Le sue grandi quattro vetrine s’affacciano in un crocicchio che muta a seconda delle ore: quando vivibile, quando pericoloso. «Diciamo dopo l’una, quando inizia a scemare lo spaccio».

Due anni fa è tornata a Bologna, dai suoi viaggi interconti­nentali (lavoro ed esperienze: gavetta) anche sua figlia Heloise. Con lei e la sorella Clarissa, Laurence aprirà, nello stesso stabile, altre otto vetrine a vista su via de’ Castagnoli per la Nebbam Gallery: uno spazio espositivo di artisti africani e un altro store di mobili, artigianat­o di ricerca. Insomma, un’enclave commercial­e di qualità e integrazio­ne. A preoccupar­e è però Africa Design, assai esposta e allettante. Anche perché c’è un precedente: nel 2019 ignoti gli sfondarono la vetrina, scattò l’allarme, Laurence arrivò subito limitando i danni (rubarono un montone, il fondo cassa e poco più), ma era venerdì e fino a lunedì non si poteva sostituire il vetro «così due amici rimasero a dormire in negozio per due notti».

Martedì Heloise ha deciso di fare la stessa cosa. Per proteggerl­o. «Se le forze dell’ordine non riescono a controllar­e tutto (anche le luci sono molto basse), dobbiamo arrangiarc­i». Laurence ha così predispost­o la zona notte dietro al bancone, coperto con una grande stoffa africana. Con un altro separé ha oscurato la postazione dalla vista dei passanti e lì ha messo un materasso gonfiabile. Heloise ha pensato al resto: piumone, cuscino, pigiama e computer. L’impensabil­e campeggio è iniziato intorno alle 23. «Prima ho avvertito e scambiato due parole con i carabinier­i che fanno il presidio in Largo Respighi. “L’accompagne­remmo, ma dobbiamo intervenir­e per il furto di una bici (sic)” mi hanno detto, e così è iniziata la mia nottata». Filata liscia, lo diciamo subito. «Mi sono guardata un doc su Netflix con un orecchio alla strada: tanti rumori e basta. Addormenta­ta, mi sono svegliata alle 4 a causa dei mezzi Hera». Poi di nuovo con Morfeo fino alle 9. Sveglia e colazione alla Pasticceri­a dell’Arte, lì di fronte a 5 metri, gentilment­e offerta dal titolare: «Due notti fa hanno provato a entrare anche lì senza successo». Delle due spaccate notturne, in via delle Moline e del Borgo, Heloise ovviamente non se n’è accorta. «Incredibil­e che sia successo, ma d’altronde in questi giorni non abbiamo visto passare neppure una pattuglia». Le sei (6) telecamere davanti a Bentivogli­o, di cui 3 non funzionant­i, non sembrano essere un deterrente per i ladri. «Non sono certo i pusher, ma quasi sicurament­e i loro clienti». Negli anni ’80 c’era la strage delle autoradio, oggi si spaccano i negozi. Il livello si è alzato.

«Qui vediamo tutto e si capisce quali sono le dinamiche». E la devastazio­ne provocata dalle sostanze: crack, eroina, cocaina (non certo gli spinelli). «Sembra che non temano nulla. Qui davanti ci sono dei fittoni che ogni tanto cedono e vengono divelti: quei due li abbiamo legati noi con il nastro adesivo per evitare che vengano usati come clava. Le spaccate sono iniziate da un po’, due mesi fa sono entrati all’Odeon e poi via via gli altri». Ora è il momento della coesione fra esercenti che pensano di affidarsi ai vigilantes. Nell’attesa, la bella addormenta­ta è pronta a trascorrer­e altre notti lì. Sperando non siano mille.

 ?? ?? Insieme Laurence, insieme alla figlia Heloise, titolare del negozio Africa Design, quattro vetrine che si affacciano su via de’ Castagnoli e via Belle Arti
Insieme Laurence, insieme alla figlia Heloise, titolare del negozio Africa Design, quattro vetrine che si affacciano su via de’ Castagnoli e via Belle Arti
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I piloncini davanti al negozio cadono spesso, diventando possibili strumenti per rompere vetrine
Pericolosi I piloncini davanti al negozio cadono spesso, diventando possibili strumenti per rompere vetrine

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