Alluvione, Modigliana riavrà il ponte di Ca’ Stronchino Patto tra Regione e Figliuolo
Da «Corriere» e «La 7» donazione di 500 mila euro
Nella Romagna ancora ferita dalle alluvioni e dalle frane del maggio scorso, la ricostruzione prosegue grazie alla solidarietà dei cittadini, degli enti e delle istituzioni. Dopo la presentazione del progetto di ripristino e riammodernamento dell’asilo di Solarolo, nel Ravennate, a Modigliana, nel Faentino, è stato sottoscritto l’accordo per il rifacimento del Ponte di Ca’ Stronchino, possibile anche grazie alle donazioni dei cittadini attraverso l’iniziativa «Un aiuto subito» promossa da «Corriere della Sera» e Tg «La 7». La sottoscrizione è stata ufficializzata con la firma del commissario per la ricostruzione, il generale Francesco Figliuolo, alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini e della vicepresidente
Irene Priolo. Presenti anche tutti i rappresentanti degli enti donatori.
I fondi ricavati dalle donazioni ammontano a 1.130.000 euro e verranno trasferiti alla società Sogesid spa, incaricata, tramite un accordo tra Comune e struttura del commissario, per la ricostruzione del ponte. «Corriere della Sera» e Tg «La7» hanno contribuito versando 500mila euro (a fronte dei più di 5 milioni raccolti in cinque mesi con l’iniziativa «Un aiuto subito»). Ma non è tutto, perché per ricostruire il ponte sono stati riconosciuti con l’ordinanza 13 del commissario per la ricostruzione altri 1,2 milioni.
Il crollo del ponte di Ca’ Stronchino fu uno degli eventi emblematici del dramma delle alluvioni e delle frane in un comune, Modigliana, divenuto simbolo di quegli eventi catastrofici di un anno fa. L’abitato del paese romagnolo fu di fatto isolato: per settimane è stato impossibile raggiungere la città più vicina, Faenza, comunque già in ginocchio per le esondazioni del fiume Lamone, né era possibile raggiungere Modigliana dagli altri centri urbani. «La nostra città — ha spiegato il sindaco Jader Dardi — in quei giorni fu completamente isolata. Tutte le strade di entrata e uscita erano inaccessibili, spesso gravemente danneggiate per le frane che si erano susseguite ovunque intorno al paese. Più in generale abbiamo ora la priorità di ricostruire le infrastrutture che ci collegano verso la via Emilia e soprattutto la strada Provinciale 20». Per quello che riguarda i tempi di ricostruzione c’è parecchio ottimismo e la speranza è che i lavori partano in estate. «Penso che lo Stato e le istituzioni stiano dimostrando che ci sono e si stanno occupando seriamente della ricostruzione», ha detto il commissario straordinario Figliuolo. «E non possiamo non ricordarci che questi eventi di dissesto idrogeologico, come le alluvioni che hanno colpito questo territorio lo scorso maggio, sono diventati non più eccezionali, ma purtroppo si vanno a inserire in un territorio, quello italiano, che è molto fragile».
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha ricordato le tragedie che hanno segnato il suo mandato. «Dal terremoto, alla pandemia, all’alluvione. Non ho dubbi che chi mi sostituirà nei prossimi secoli non avrà a che fare con le tante ricostruzioni che impongono eventi simili — ha detto il presidente —. Sulle donazioni voglio sottolineare che abbiamo fatto in modo che i fondi siano stati destinati a tutti i Comuni senza distinzione di colore politico. Non è sempre accaduto in Italia».
«Un aiuto subito» Raccolti 5 milioni in 5 mesi. La settimana scorsa ripristinato anche l’asilo di Solarolo