L’intesa: Gaggia incorpora Versuni Così rinasce la storica ex Saeco
La nuova realtà avrà sede a Gaggio Montano. Dopo la crisi, salvi 180 lavoratori
L’ex Saeco di Gaggio Montano risorge. Dopo mesi di cassa integrazione e anni di stop and go, si va verso la fusione, per incorporazione, di Versuni Manufacturing con la società Gaggia, azienda milanese dello stesso gruppo e oggi simbolo del made in Italy nella produzione di macchine automatiche per il caffè espresso a uso domestico.
Nell’impresa, fondata nel 1981 dal bergamasco Sergio Zappella, dallo svizzero Arthur Schmed e dal bolognese Giovanni Zaccanti, troveranno lavoro 180 persone, mentre per i 25 lavoratori in esubero sono previsti incentivi di mobilità volontaria. La fusione avverrà entro giugno. Nel sito avrà sede anche la gestione delle attività di produzione e stoccaggio dei pezzi di ricambio, compatibilmente con le esigenze di business. L’intesa è stato siglata ieri in Regione durante il tavolo di crisi convocato dall’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla. A sottoscriverla anche la Città metropolitana di
Bologna, il Comune di Gaggio Montano rappresentato dal sindaco Giuseppe Pucci, i vertici della società assistita da Confindustria, le rsu e i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil.
«Questo accordo rappresenta la rinascita della storica ex Saeco, una nuova speranza per un territorio fragile come quello dell’Appennino e l’avvio di un piano sociale nel perfetto stile del Patto per il Lavoro della Regione», commenta il funzionario della Fiom-Cgil, Primo Sacchetti, che a questa operazione lavorava da mesi e che l’ha disegnata sul modello di quanto già era stato costruito lo
scorso anno per salvare la fabbrica gemella della SaGa Coffee, oggi Gaggio-Tech. «Il plus del rilancio – gli fa eco il segretario generale della Fim-Cisl Massimo Mazzeo — è che il piano industriale ha radici e un futuro tutto italiano e che il percorso conferma, ancora una volta, che le aziende non si salvano senza il sindacato e il dialogo fra le parti».
«Questo risultato— riconosce l’assessore Colla— è frutto del lavoro di grande responsabilità delle organizzazioni sindacali e delle rappresentanze dei lavoratori, che ha portato alla migliore mediazione possibile. L’operazione è complessa, ma si inserisce in uno scenario di prospettiva. Ora la Regione si impegnerà a sostenere questo passaggio societario con i propri strumenti, legislativi e normativi».
Il progetto relativo al marchio «Gaggia» in Italia, messo in campo dal gruppo internazionale per gli anni 2024-2026, ha infatti lo scopo di sostenere la crescita delle vendite e prevede il rafforzamento della rete commerciale globale, anche attraverso lo sviluppo dei canali digitali, l’innovazione di prodotto e l’ampliamento della gamma accessori, il miglioramento continuo della qualità di processo e di prodotto, agevolato dalle sinergie e dalla migliore collaborazione portata dal riassetto. Sono previsti inoltre investimenti pubblicitari e promozionali a supporto dei piani commerciali, facendo leva sul posizionamento unico ed esclusivo di marchio specialista dell’espresso.
” Sacchetti (Fiom) Il piano industriale ha radici e un futuro tutto italiano e che il percorso conferma, ancora una volta, che le aziende non si salvano senza il sindacato e il dialogo fra le parti