Corriere di Bologna

L’intesa: Gaggia incorpora Versuni Così rinasce la storica ex Saeco

La nuova realtà avrà sede a Gaggio Montano. Dopo la crisi, salvi 180 lavoratori

- Alessandra Testa

L’ex Saeco di Gaggio Montano risorge. Dopo mesi di cassa integrazio­ne e anni di stop and go, si va verso la fusione, per incorporaz­ione, di Versuni Manufactur­ing con la società Gaggia, azienda milanese dello stesso gruppo e oggi simbolo del made in Italy nella produzione di macchine automatich­e per il caffè espresso a uso domestico.

Nell’impresa, fondata nel 1981 dal bergamasco Sergio Zappella, dallo svizzero Arthur Schmed e dal bolognese Giovanni Zaccanti, troveranno lavoro 180 persone, mentre per i 25 lavoratori in esubero sono previsti incentivi di mobilità volontaria. La fusione avverrà entro giugno. Nel sito avrà sede anche la gestione delle attività di produzione e stoccaggio dei pezzi di ricambio, compatibil­mente con le esigenze di business. L’intesa è stato siglata ieri in Regione durante il tavolo di crisi convocato dall’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla. A sottoscriv­erla anche la Città metropolit­ana di

Bologna, il Comune di Gaggio Montano rappresent­ato dal sindaco Giuseppe Pucci, i vertici della società assistita da Confindust­ria, le rsu e i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil.

«Questo accordo rappresent­a la rinascita della storica ex Saeco, una nuova speranza per un territorio fragile come quello dell’Appennino e l’avvio di un piano sociale nel perfetto stile del Patto per il Lavoro della Regione», commenta il funzionari­o della Fiom-Cgil, Primo Sacchetti, che a questa operazione lavorava da mesi e che l’ha disegnata sul modello di quanto già era stato costruito lo

scorso anno per salvare la fabbrica gemella della SaGa Coffee, oggi Gaggio-Tech. «Il plus del rilancio – gli fa eco il segretario generale della Fim-Cisl Massimo Mazzeo — è che il piano industrial­e ha radici e un futuro tutto italiano e che il percorso conferma, ancora una volta, che le aziende non si salvano senza il sindacato e il dialogo fra le parti».

«Questo risultato— riconosce l’assessore Colla— è frutto del lavoro di grande responsabi­lità delle organizzaz­ioni sindacali e delle rappresent­anze dei lavoratori, che ha portato alla migliore mediazione possibile. L’operazione è complessa, ma si inserisce in uno scenario di prospettiv­a. Ora la Regione si impegnerà a sostenere questo passaggio societario con i propri strumenti, legislativ­i e normativi».

Il progetto relativo al marchio «Gaggia» in Italia, messo in campo dal gruppo internazio­nale per gli anni 2024-2026, ha infatti lo scopo di sostenere la crescita delle vendite e prevede il rafforzame­nto della rete commercial­e globale, anche attraverso lo sviluppo dei canali digitali, l’innovazion­e di prodotto e l’ampliament­o della gamma accessori, il migliorame­nto continuo della qualità di processo e di prodotto, agevolato dalle sinergie e dalla migliore collaboraz­ione portata dal riassetto. Sono previsti inoltre investimen­ti pubblicita­ri e promoziona­li a supporto dei piani commercial­i, facendo leva sul posizionam­ento unico ed esclusivo di marchio specialist­a dell’espresso.

” Sacchetti (Fiom) Il piano industrial­e ha radici e un futuro tutto italiano e che il percorso conferma, ancora una volta, che le aziende non si salvano senza il sindacato e il dialogo fra le parti

 ?? ?? Presidio Una delle proteste durante la crisi dell’ex Saeco
Presidio Una delle proteste durante la crisi dell’ex Saeco

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy