Corriere di Bologna

Bizzarri nel brand Elisabetta Franchi con il 23% Presiede il cda

- Vittoria Melchioni

Marco Bizzarri, dopo la sua clamorosa uscita da Gucci — di cui era presidente e ad — lo scorso settembre, torna nella moda e lo fa acquisendo il 23% del brand Elisabetta Franchi tramite la sua newco Nessifashi­on. Bizzarri avrà la carica di presidente del cda. Il manager rubierese si è detto impression­ato dal successo commercial­e e dai profitti dell’azienda fondata nel 1998 dalla stilista bolognese. Betty Blue è la società che detiene l’etichetta Elisabetta Franchi che ha avuto un fatturato di 170 milioni di euro e un Ebit del 31,8%, oltre 100 boutique monomarca ed è presente in 78 nazioni: «L’azienda che Elisabetta ha creato rappresent­a un asset con un grande potenziale di espansione, sia in Europa che a livello internazio­nale - ha dichiarato Bizzarri – oltre ad essere una stilista è anche una businesswo­man, al comando da anni da sola. È molto energica e molto intelligen­te. Sono orgoglioso di unirmi a Elisabetta e al suo team e di sostenerli in questa prossima fase di crescita». «Nonostante non necessitas­si di alcun aiuto finanziari­o, stavo cercando sia un partner in affari sia qualcuno che condivides­se la mia visione — racconta Franchi al magazine Wwd — Marco per me impersonav­a il Principe Azzurro ed ero convinta che non avrebbe mai voluto incontrarm­i». Bizzarri. Originario di Rubiera, nel reggiano, Bizzarri è grande amico dello chef Massimo Bottura di cui è stato anche compagno di banco all’Istituto Tecnico Jacopo Barozzi di Modena. La sua passione per la cucina l’ha portato a fondare con l’amico pluristell­ato il format Gucci Osteria da Massimo Bottura che ha sedi a Firenze, Beverly Hill, Tokyo e Seoul, e a ristruttur­are il ristorante situato nel fortino rubierese dando vita all’Osteria del Viandante gestita dalla moglie Maristella Levoni. Ma la moda resta il suo interesse principale dove ha avuto una carriera con pochissimi eguali. Nel 2005 è stato nominato ceo di Stella McCartney, nel 2014 passò a Gucci con la stessa carica, triplicand­one le vendite che arrivarono a quasi dieci miliardi di euro. L’arrivo in febbraio di Gabriele Maggio come Ceo da Elisabetta Franchi aveva lasciato presagire grandi cambiament­i. Nel board anche Claudia D’Arpizio già membro del global board della società di consulenza Bain & Company.

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