«Agrifuturo», lo sguardo sull’Europa
Il convegno a Ferrara del gruppo Sae. Prandini (Coldiretti): ogni regione ha esigenze diverse
Ferrara ha ospitato il forum «Agrifuturo» organizzato dal gruppo Sae per fare il punto sulle sfide del futuro in campo agricolo a livello locale, nazionale ed europeo e la stessa provincia estense è stata protagonista. Tra i relatori Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti ha chiesto innanzitutto «reciprocità» all’Unione Europea: «In Europa siamo all’avanguardia per le misure ambientali, ma se vogliamo che la nostra agricoltura sopravviva, abbiamo bisogno di essere salvaguardati dalla concorrenza sleale. A fronte delle giuste richieste di adeguamento ecologico, ci deve essere garantito anche un equo guadagno. Inoltre, l’Europa deve differenziare gli interventi da Nord a Sud, perché abbiamo caratteristiche molto diverse».
Dal piano europeo, dunque, a quello locale. Nel ferrarese il settore agricolo, stando ai dati 2022 della Camera di Commercio, vede oltre 10.500 abitanti occupati in agricoltura. Nella provincia emiliana infatti le imprese agricole attive sono 5.286, pari al 18% delle imprese ferraresi. Inoltre, l’agricoltura ha una alta incidenza nella formazione del reddito complessivo: con i suoi 468 milioni di euro (nel 2020) produce un valore aggiunto pari al 5,4% del totale provinciale, ossia più che doppio rispetto alla media della regione Emilia-Romagna e quasi tre volte il dato nazionale.
Inoltre, in questi ultimi mesi, il Comune ha dato il via al progetto Sistema Agricoltura Ferrara: l’obiettivo è creare un documento strategico territoriale condiviso con tutte le associazioni di categoria da utilizzare come base per trattative più definite con gli enti regionali, nazionali ed europei: «La volontà è quella di definire l’identità del sistema agricolo territoriale che ha caratteristiche ed eccellenze proprie — ha detto il sindaco Alan Fabbri — così come ha necessità evidenti che tutti gli imprenditori condividono. Il Comune in questo caso funziona da facilitatore mettendo tutti allo stesso tavolo per condividere idee e strategie. Nel documento che andremo a produrre si vedrà chiaramente di che cosa il sistema agricolo ferrarese ha bisogno, quali sono le priorità e quali gli indirizzi economici da valorizzare. E da lì si potrà partire per ragionamenti su più ampia scala».