Virtus, ultimo treno per la corsa al primo posto
Obbligata a vincere a Venezia, Hackett: «È stata una settimana di scarso livello»
Il traguardo è lì a portata di mano, ma da un po’ è come se si pedalasse con un forte vento contrario che impedisce di raggiungerlo. Il brutto k.o. di Milano non ha cambiato nulla, nella sostanza, per la Virtus. Bisognava battere il Baskonia prima per arrivare all’ottavo posto e bisogna batterlo adesso, ma è certo che il sesto stop consecutivo in Eurolega e il decimo nelle ultime tredici partite, considerando tutte le competizioni, è l’istantanea di un momento molto negativo per una Segafredo irriconoscibile se si ricorda quella che aveva impressionato tutti fino a gennaio. «Tornare in campo dopo lo stop è stato liberatorio, ma allo stesso tempo complesso — ha scritto Daniel Hackett su Instagram —. È stata una settimana deludente e di scarso livello, ma sono grato anche per le difficoltà. Ho fiducia che in tempi brevi tutto verrà aggiustato».
Parole da leader di un leader che è mancato tantissimo alla Virtus nelle ultime settimane e che sta faticando a ritrovare il ritmo ideale (5 perse a Milano) dopo lo stop per l’infortunio al ginocchio. Banchi ha parlato di scintilla che possa restituire fiducia alla squadra e non ci sarebbe momento migliore per scatenarla della sfida di oggi pomeriggio a Venezia (ore 18.15 diretta Dmax e Dazn). Per la Segafredo si tratta dell’ultimo treno per restare in corsa per il primo posto in regular season e avere quindi il vantaggio del fattore campo in tutti i playoff, ben sapendo che con le sue attuali otto sconfitte nessuno si piazza davanti a tutti dal 2016 quando ci riuscì l’Olimpia Milano. Non ci sono alternative alla vittoria su questo fronte, dopo la sconfitta casalinga 84-85 al supplementare dell’andata, perché uscire dal Taliercio senza i due punti la condannerebbe quasi sicuramente al quarto posto in griglia. «Venezia arriva a questa gara sulla scia di due importanti successi contro Milano e Napoli confermandosi ai vertici, come accaduto per buona parte di stagione — spiega Banchi —. Già la gara d’andata ha dimostrato le loro potenzialità, per cui saremo obbligati a una prova di personalità»
La Reyer non è stata modello di continuità in stagione, ma è squadra attrezzata sia fisicamente sia come profondità di roster per impensierire le due big del campionato, con Milano caduta al Taliercio tre settimane fa. La Segafredo, che si guarda attorno sul mercato dei play come polizza per i playoff a coprire le spalle di Hackett e Pajola (tra i nomi valutati quello di Bryce Cotton, ex Brescia), sarà ancora senza Cordinier e dovrà pensare se sacrificare un lungo oppure Lomazs nel turnover degli stranieri cercando quei segnali, soprattutto dal punto di vista difensivo, che possono invertire il momento.
Banchi
Già la gara d’andata ha dimostrato di cosa sono capaci, saremo obbligati a una prova di sostanza