Corriere di Bologna

Gli elicotteri in volo sul lago, cuori e poesie per le vittime La strage nei disegni dei bimbi

Il dramma raccontato anche a scuola. I fiori per i soccorrito­ri

- Di Francesco Rosano

Hanno disegnato gli elicotteri che volavano sul «loro» lago e la centrale idroelettr­ica come un parallelep­ipedo grigio avvolto dalla fiamme. Hanno cantato l’inno dei vigili del fuoco, stringendo ognuno in mano un cuore colorato. Poi hanno parlato di morti sul lavoro e fatto un cartellone con poesie e pensieri per le vittime dell’esplosione a Bargi, per i loro familiari e per ringraziar­e la macchina dei soccorsi. Quella di giovedì, per una settantina di bambini della scuola di Camugnano, è stata una mattinata diversa dalle altre.

«È stata una cosa spontanea. Il giorno dopo il lutto cittadino eravamo tutti ancora molto turbati», racconta Michela Ragionieri, dirigente dell’Istituto scolastico Castiglion­e-Camugnano-San Benedetto che raggruppa 18 plessi sull’Appennino. «Le maestre, che sono di Camugnano e dei dintorni, hanno pensato di fare un’attività didattica per riflettere con i bambini su ciò che è successo — prosegue la dirigente — e fare un piccolo omaggio alle vittime, ai loro familiari e a tutti quelli che hanno lavorato e affrontato questa tragedia. Questo territorio sta soffrendo una profonda ferita emotiva, che rischia di diventare anche economica se la centrale non ripartirà».

I bambini della scuola di Camugnano hanno disegnato quello che avevano visto sopra le loro teste o sentito raccontare nei servizi dei tg: gli elicotteri sopra il lago di Suviana, le fiamme dentro le centrale idroelettr­ica, i vigili del fuoco impegnati nelle ricerche. Un modo per esorcizzar­e lo choc che una tragedia porta sempre con sé, ma anche per riflettere su un tema difficile come le morti sul lavoro. Insieme alle maestre i bambini della primaria e della secondaria di primo grado hanno ritagliato la sagoma bianca di un corpo, sopra hanno scritto un messaggio chiarissim­o: «Fermiamo le morti bianche». «Anche se un bimbo non ha ancora una conoscenza delle legge e delle normative in materia di sicurezza sul lavoro — spiega la professore­ssa Ragionieri — ha comunque ben chiaro il senso di ingiustizi­a dietro la morte improvvisa di persone che stanno bene».

Ma la mattinata di giovedì, per gli alunni di Camugnano, è stata anche un’occasione per ringraziar­e la gigantesca macchina dei soccorsi al lavoro e le istituzion­i che l’hanno aiutata. Insieme alle loro maestre i bambini hanno realizzato dei piccoli mazzi di fiori di carta dedicati a vigili del fuoco, Protezione civile, personale sanitario e forze dell’ordine. Poi un grande cartellone, con tanti cuoricini rossi e delle nuvolette con dei messaggi dedicati anche alle prime vittime accertate. «Pavel vola in alto con gli angeli»; «Mario resterai sempre nei nostri pensieri»; e un pensiero per il 42enne di Camugnano ancora ricoverato in gravi condizioni. «Leonardo ti pensiamo tanto, guarisci presto». In alto a sinistra, in caratteri cubitali: «I nostri pensieri sono rivolti a chi non c’è più e a chi è rimasto ferito e ai cari che ora piangono per loro... I nostri cuori volano accanto a voi!».

La dirigente Le maestre hanno pensato a un’attività per riflettere con i bambini su quello che è successo Il territorio sta soffrendo una profonda ferita emotiva

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Riflession­e Una settantina di bambini della scuola di Camugnano ha partecipat­o alle attività proposte dalle insegnanti dopo la strage alla centrale che ha causato sette morti

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