Gli elicotteri in volo sul lago, cuori e poesie per le vittime La strage nei disegni dei bimbi
Il dramma raccontato anche a scuola. I fiori per i soccorritori
Hanno disegnato gli elicotteri che volavano sul «loro» lago e la centrale idroelettrica come un parallelepipedo grigio avvolto dalla fiamme. Hanno cantato l’inno dei vigili del fuoco, stringendo ognuno in mano un cuore colorato. Poi hanno parlato di morti sul lavoro e fatto un cartellone con poesie e pensieri per le vittime dell’esplosione a Bargi, per i loro familiari e per ringraziare la macchina dei soccorsi. Quella di giovedì, per una settantina di bambini della scuola di Camugnano, è stata una mattinata diversa dalle altre.
«È stata una cosa spontanea. Il giorno dopo il lutto cittadino eravamo tutti ancora molto turbati», racconta Michela Ragionieri, dirigente dell’Istituto scolastico Castiglione-Camugnano-San Benedetto che raggruppa 18 plessi sull’Appennino. «Le maestre, che sono di Camugnano e dei dintorni, hanno pensato di fare un’attività didattica per riflettere con i bambini su ciò che è successo — prosegue la dirigente — e fare un piccolo omaggio alle vittime, ai loro familiari e a tutti quelli che hanno lavorato e affrontato questa tragedia. Questo territorio sta soffrendo una profonda ferita emotiva, che rischia di diventare anche economica se la centrale non ripartirà».
I bambini della scuola di Camugnano hanno disegnato quello che avevano visto sopra le loro teste o sentito raccontare nei servizi dei tg: gli elicotteri sopra il lago di Suviana, le fiamme dentro le centrale idroelettrica, i vigili del fuoco impegnati nelle ricerche. Un modo per esorcizzare lo choc che una tragedia porta sempre con sé, ma anche per riflettere su un tema difficile come le morti sul lavoro. Insieme alle maestre i bambini della primaria e della secondaria di primo grado hanno ritagliato la sagoma bianca di un corpo, sopra hanno scritto un messaggio chiarissimo: «Fermiamo le morti bianche». «Anche se un bimbo non ha ancora una conoscenza delle legge e delle normative in materia di sicurezza sul lavoro — spiega la professoressa Ragionieri — ha comunque ben chiaro il senso di ingiustizia dietro la morte improvvisa di persone che stanno bene».
Ma la mattinata di giovedì, per gli alunni di Camugnano, è stata anche un’occasione per ringraziare la gigantesca macchina dei soccorsi al lavoro e le istituzioni che l’hanno aiutata. Insieme alle loro maestre i bambini hanno realizzato dei piccoli mazzi di fiori di carta dedicati a vigili del fuoco, Protezione civile, personale sanitario e forze dell’ordine. Poi un grande cartellone, con tanti cuoricini rossi e delle nuvolette con dei messaggi dedicati anche alle prime vittime accertate. «Pavel vola in alto con gli angeli»; «Mario resterai sempre nei nostri pensieri»; e un pensiero per il 42enne di Camugnano ancora ricoverato in gravi condizioni. «Leonardo ti pensiamo tanto, guarisci presto». In alto a sinistra, in caratteri cubitali: «I nostri pensieri sono rivolti a chi non c’è più e a chi è rimasto ferito e ai cari che ora piangono per loro... I nostri cuori volano accanto a voi!».
La dirigente Le maestre hanno pensato a un’attività per riflettere con i bambini su quello che è successo Il territorio sta soffrendo una profonda ferita emotiva