Corriere di Bologna

«Lo sapevo che Thiago era uno bravo»

Il presidente Preziosi: «Ero straconvin­to di lui, ma nel 2019 fui frettoloso»

- A. mos.

” Neanche Palladino mi ha sorpreso, sono due preparati e hanno un lato umano importante Quel Genoa ne ha tirati fuori tanti

Enrico Preziosi, al Dall’Ara si sfidano due figli calcistici del suo Genoa. Si aspettava Thiago Motta già così in alto?

«Non sono affatto sorpreso: sapevo benissimo che avrebbe avuto una grande carriera perché prima che un ottimo allenatore è un grande uomo. Si dice sempre che i grandi centrocamp­isti hanno una maggiore attitudine per fare gli allenatori ma Thiago ha anche grande carattere, forza morale, conoscenza calcistica. Forse nel 2019 l’ho preso troppo in fretta in una situazione di grande difficoltà, ma ero straconvin­to della carriera che avrebbe fatto e ne sono molto felice».

Palladino lo ha avuto solo da giocatore. Che tecnico vede, ora?

«Motta ha iniziato prima di lui, ma Raffaele è stato promosso dalla Primavera di un club che lavora tanto sul vivaio e in cui stava facendo bene e si è assunto una responsabi­lità non banale nella passata stagione. Nemmeno lui mi ha sorpreso: è serio, capace, non sapevo se avrebbe avuto questo successo fin dall’inizio ma se lo merita per la persona che è. Sia Motta sia Palladino hanno preparazio­ne e un lato umano importante: non mi stupisce ciò che stanno facendo».

Loro due, Juric, Modesto, Bocchetti e altri di quel Genoa 2008-09 di Gasperini sono diventati allenatori. C’è una spiegazion­e?

«Oltre a buoni o grandi calciatori, in quel Genoa c’erano ragazzi con una notevole capacità di relazionar­si e di aggregare. È una qualità fondamenta­le per un allenatore per ottenere la fiducia del gruppo: se a questo abbina capacità tecniche e risultati, tutto viene automatico. Vale questo discorso anche per Gilardino, che allena ora il Genoa: parliamo di grandi persone, prima ancora che di bravi tecnici».

Quel Genoa volò fino al quinto posto: lei sa bene quanto è difficile inserirsi lassù, come sta facendo questo Bologna.

«Fu un grande anno, erano tempi d’oro che mi lasciano sempre un ottimo ricordo. Avremmo meritato la Champions: forse l’avremmo anche centrata se non ci fossimo fatti rimontare tre gol in mezz’ora dalla Fiorentina, che poi arrivò quarta pari a noi e andò agli spareggi Champions. Ho sentito Thiago dire che il Bologna non deve avere l’ossessione della Champions ed è vero: il club non è partito con quell’obiettivo, ma di certo ora è un traguardo possibile. I rossoblù sono arrivati lì con un grande lavoro di squadra: allenatore e giocatori hanno fatto molto bene, il club è forte e Saputo ha messo a disposizio­ne tante risorse, raccoglien­do poco prima di quest’anno».

Ora è tornato a fare l’imprendito­re. Le manca il calcio?

«No. Lo guardo da spettatore, mi piace guardarlo ma non mi manca. E faccio il tifo per il Bologna: è una città bellissima che ha sempre avuto una storia nel calcio, da Bernardini in avanti. Credo che Bologna meriti una stagione del genere: ci sono stati investimen­ti seri, ad e ds sono bravi e finalmente i rossoblù raccolgono i frutti del loro lavoro».

 ?? (La Presse) ?? Ex patron Enrico Preziosi, 76 anni, è stato presidente del Genoa dal 2003 fino al 2021. Motta ha iniziato con lui
(La Presse) Ex patron Enrico Preziosi, 76 anni, è stato presidente del Genoa dal 2003 fino al 2021. Motta ha iniziato con lui

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