Il giudizio della città
sicurezza, traffico, infrastrutture. Si occupa della città ai 30 all’ora (idea anche sensata ) senza preparare il terreno a una gestione condivisa e senza avere la forza di imporla, con sei pattuglie dei vigili non riesci nemmeno a controllare i limiti dei 50 all’ora, non solo Lepore ma chiunque. Intanto le biciclette e i monopattini scorrazzano sotto i portici con grave rischio per i pedoni, se cominciassimo con loro? Dà sempre l’idea di strizzare l’occhio e tollerare comportamenti lesivi della comunità. Ma il problema è un altro, chi al posto suo? Questa città da tempo non propone candidati sindaci all’altezza della situazione, sia da una parte che dall’altra, e non se ne vedono all’orizzonte. L’unica poteva essere Isabella Conti ma si presenterà alle prossime elezioni? E con quale lista? E governare S.Lazzaro e non è come governare Bologna. Nunzio Massimo Giannetto
Finalmente qualcosa si muove
Sfinita da una città che da troppo tempo rimandava la soluzione di problemi strutturali relativi alla mobilità, mi conforta il dinamismo di questa giunta. Forse, farò in tempo a vedere qualcosa di simile a quello che mi permette di muovermi agevolmente nelle città europee d’oltreconfine ed apprezzo in modo particolare che qualcosa di nuovo si muova o stia nascendo nel mio quartiere (Bolognina). Mi spiace che altri interventi, necessari per sopravvivere in condizioni di minor inquinamento, siano osteggiati quasi a priori. Uno fra tutti: l’installazione di pan
Qualità di vita calata
Con il nuovo clima caratterizzato da lunghi periodi di siccità e caldo estremo la qualità della vita è calata nettamente perché oltre a soffrire il caldo pericoloso per la salute è aumentato lo smog e le polveri sottili, che erano ridotte dalle piogge. In queste circostanze estreme invece di aumentare le zone verdi, gli alberi, i parchi (come dice di fare Mancuso e come si dovrebbe fare, dal momento che gli alberi abbassano la temperatura e assorbono smog) si abbattono alberi senza tenere in nessuna considerazione il fatto che anche le nuove opere dovrebbero essere progettate rispettando gli alberi esistenti! Già, perché i nuovi alberelli piantati in sostituzione con il nuovo clima muoiono sistematicamente! Bologna continuando così diventa un deserto invivibile.