Sono anziana e mi sento in gabbia Il giudizio della città
Numeri su Città 30 da rivedere
Sono un lettore ligio. Dall’introduzione dei nuovi limiti cerco di rispettarli con continuità, sia in auto sia in moto. Leggo in questi giorni analisi di vari «comitati» più o meno istituzionali che riportano come grande successo dell’iniziativa la riduzione degli incidenti. Mi sembra una analisi molto parziale e capziosa, che trascura troppe variabili della nostra vita e mi chiedo: «Ma perché non portare allora il limite a 0? In questo modo gli incidenti verrebbero azzerati!». Evviva!
Luigi Bressan
Rilanciare il Teatro Comunale
Un sindaco dovrebbe interessarti non solo di tram, passante ma anche di cultura e in particolare del Teatro comunale. Il teatro, un tempo fra le prime istituzioni musicali d’Italia (penso ai sovrintendenti Badini, Festi, Fontana, Escobar), è oggi ridotto a un teatro di periferia, nel cui Comitato di indirizzo il Comune ha indicato una persona del tutto ignara di musica e sostiene un sovrintendente ormai discreditato. Il disinteresse verso il teatro denuncia una deriva che forse interessa un settore numericamente minoritario della città ma che è prioritario per l’immagine della città. Voto decisamente negativo. Giovanni Neri
Nuovi limiti, ma senza controlli
Buongiorno, 30 all’ora? Tutto come prima, pochi rispettano i 50 e controlli quasi nulli. Vigili? Negli ultimi mesi ho visto un paio di pattuglie. I cassonetti non si aprono, i tempi di attesa ai semafori sono irragionevoli. Portici irrespirabili per le polveri? Perché dovremmo lavarli. Poi ci sarebbe il capitolo trasporti, una tristissima storia, ma solo in parte imputabile alla giunta attuale. L’impressione è che la giunta stia lavorando, almeno lo spero, su alcuni grandi temi di fondo, e che tenga da parte le piccolezze quotidiane. Sembra anche che siano un bel po’ autoreferenziali, loro stanno lavorando per te, con i loro tempi, le loro idee, non preoccuparti. Cordialmente
Giorgio Morandi
Rimpiango Merola
In tutto il mondo portano le autostrade fuori dalla città, il nostro sindaco porta i mezzi che da Amburgo vanno a Palermo sotto le nostre case e parla di cura dell’ambiente. Impone i 30 all’ora, li sbandiera in tv, ma non mette nessuno a controllare che i limiti, segnalati in modo pessimo, siano rispettati. Impiega metà del tempo in cui fu costruita 70 anni fa l’autostrada del Sole per sistemare il ponte sul Reno. Non si accorge che di notte in molte zone della città non si riesce a dormire. Vuole imporre le bici e lo fa togliendo parcheggi a chi l’automobile la usa semplicemente perché non può farne a meno. E non parliamo dell’insicurezza generale. Provi di sera a girare a piedi per molte vie, lui che è pur giovane e forte. Si metta almeno una volta nei panni dei suoi cittadini più deboli, le donne e gli anziani. Non mi sarei mai aspettato di rimpiangere Merola.
Carlo Cavicchi Non sono per niente soddisfatta. Scorro i continui annunci solo per fare passerella, la scelta del Passante di mezzo o i 30 all’ora annunciati ma non fatti rispettare col risultato che tutti vanno come prima. Mi soffermo invece sulla beatificazione delle bici e la conseguente guerra alle auto e ai parcheggi.
Vivo dentro le mura e ho 75 anni, e credo che la politica del sindaco sia contro gli anziani, che peraltro sono sempre di più. Dove vado con la bici o con l’autobus? A fare la spesa al supermercato no perché non ho l’equilibrio per portarmi le sporte pesanti e tantomeno le posso trascinare su un mezzo affollato. Se la difesa della movida, se le zone vietate al traffico, l’impossibilità di parcheggiare mi tolgono la possibilità di muovermi autonomamente o anche di usare un taxi mi sento prigioniera e oltretutto vittima di una ingiustizia. Ippolita Rabusin
In Francia tante strade a 30 all’ora
Ho appena finito di vedere la classica corsa di ciclismo Parigi-Roubaix dove oltre al pavé, si vedono tratti di strade, larghe, diritte, anche fuori dai centri abitati, con l’indicazione del 30 km orari, viene spontaneo chiedersi, gli amministratori di quelle località sono matti e incapaci oppure siamo dei faziosi noi?
Giovanni Seria
Città invivibile
Pessima esperienza città devastata, invivibile troppi turisti, aeroporto pieno di disservizi strade devastate, progetti fallimentari a. Speriamo questa esperienza finisca presto, senza creare ulteriori danni, bisognerebbe ammettere di avere sbagliato e tornare indietro o cercare altre alternative. Maria Grazia Bersani
La città è troppo sporca
Buonasera, questa giunta si occupa molto poco di Bologna, abbiamo una città sporca, con bidoni rotti e mai aggiustati. La nostra è una bellissima città ma la trovo abbandonata a se stessa, e alla buona educazione di chi come me se ne prende cura quotidianamente a proprie spese
Maurizia Comastri
Un mostro in via Toscana
Carissimo sindaco, siamo rimasti sconcertati nel vedere che il Comune ha dato l’autorizzazione alla costruzione del mostro di via Toscana di dieci piani in una zona tutta a case basse, massimo di cinque piani, vicino alla piccola chiesa e ai giardinetti appena restaurati, zona residenziale a tutta vista sulla collina e con un mercatino rionale di cui non avete curato lo sviluppo. Penso che Lei non sia mai venuto in questa zona e allora La invito a rendersi conto di persona dello scempio compiuto da questa costruzione. Spero proprio che il comune faccia abbassare la costruzione in oggetto che doveva sostituire la scuola elementare Severino Ferrari a due piani del novecento. Laila Musa
Tutto quello che non va
Buongiorno, sono una bolognese di quasi 62 anni, nata e cresciuta a Bologna e posso elencare cio’ che ho visto cambiare di questa città in tanti anni che la vivo. Mancanza di parcheggi .... e meno ce ne sono più ne vengono tolti. In via Riva di Reno sarà fatto riemergere il Reno a scapito di 126 posti auto. Mancanza di alloggi. Degrado. La parte finale di via Indipendenza, la sera è un indecoroso dormitorio a cielo aperto fatto di materassi sporchi, lattine, bottiglie, puzzo di piscio e sporcizia di vario genere. Sicurezza: Piazza Verdi, via Petroni, piazza Aldrovandi sono inaccessibili, Spaccate di negozi molto frequenti in quanto manca qualsiasi tipo di vigilanza. Mobilità: mi piacerebbe sapere dagli esperti di mobilità del Comune qual è la logica del piazzare il semaforo immediatamente fuori dalle rotatorie. Piste ciclabili: le corsie di marcia per le auto si sono dimezzate ed è un rischio costante per entrambi (ciclisti e automobilisti). Bologna 30: la velocità giusta è entro i 50 km e solo in alcuni tratti o aree più a rischio si possono sostenere i 30. Se tutto questo è stato fatto per stimolare il cittadino all’uso dei mezzi pubblici, allora che vengano migliorati. Lo stato attuale del trasporto pubblico è pietoso.- Manutenzione: in via Saffi per ben due volte è esondato il Ravone, e non a causa dell’alluvione, con richiesta danni da parte del Comune ai negozianti colpiti dall’acqua. Fortunatamente per loro il tribunale ha stabilito che il risarcimento del danno deve avvenire da parte del Comune. Nel tratto di via Ortolani, causa sempre tubature di manutenzione comunale, un allagamento ha causato gravi danni economici. Taxi: non si trovano neanche col lanternino. Garisenda: si agisce solo nel momento in cui potrebbe crollare. Passante: meglio non commentare. Però la gran vittoria è che si è chiuso il bilancio con un avanzo di 28 milioni! Altri due anni e mezzo? ..... che Dio ci aiuti!!!
” La nostra è una bellissima città ma la trovo sporca, abbandonata a se stessa e alla buona educazione di chi come me se ne prende cura a proprie spese