Corriere di Bologna

Sono anziana e mi sento in gabbia Il giudizio della città

- Daniela Ghiradato

Numeri su Città 30 da rivedere

Sono un lettore ligio. Dall’introduzio­ne dei nuovi limiti cerco di rispettarl­i con continuità, sia in auto sia in moto. Leggo in questi giorni analisi di vari «comitati» più o meno istituzion­ali che riportano come grande successo dell’iniziativa la riduzione degli incidenti. Mi sembra una analisi molto parziale e capziosa, che trascura troppe variabili della nostra vita e mi chiedo: «Ma perché non portare allora il limite a 0? In questo modo gli incidenti verrebbero azzerati!». Evviva!

Luigi Bressan

Rilanciare il Teatro Comunale

Un sindaco dovrebbe interessar­ti non solo di tram, passante ma anche di cultura e in particolar­e del Teatro comunale. Il teatro, un tempo fra le prime istituzion­i musicali d’Italia (penso ai sovrintend­enti Badini, Festi, Fontana, Escobar), è oggi ridotto a un teatro di periferia, nel cui Comitato di indirizzo il Comune ha indicato una persona del tutto ignara di musica e sostiene un sovrintend­ente ormai discredita­to. Il disinteres­se verso il teatro denuncia una deriva che forse interessa un settore numericame­nte minoritari­o della città ma che è prioritari­o per l’immagine della città. Voto decisament­e negativo. Giovanni Neri

Nuovi limiti, ma senza controlli

Buongiorno, 30 all’ora? Tutto come prima, pochi rispettano i 50 e controlli quasi nulli. Vigili? Negli ultimi mesi ho visto un paio di pattuglie. I cassonetti non si aprono, i tempi di attesa ai semafori sono irragionev­oli. Portici irrespirab­ili per le polveri? Perché dovremmo lavarli. Poi ci sarebbe il capitolo trasporti, una tristissim­a storia, ma solo in parte imputabile alla giunta attuale. L’impression­e è che la giunta stia lavorando, almeno lo spero, su alcuni grandi temi di fondo, e che tenga da parte le piccolezze quotidiane. Sembra anche che siano un bel po’ autorefere­nziali, loro stanno lavorando per te, con i loro tempi, le loro idee, non preoccupar­ti. Cordialmen­te

Giorgio Morandi

Rimpiango Merola

In tutto il mondo portano le autostrade fuori dalla città, il nostro sindaco porta i mezzi che da Amburgo vanno a Palermo sotto le nostre case e parla di cura dell’ambiente. Impone i 30 all’ora, li sbandiera in tv, ma non mette nessuno a controllar­e che i limiti, segnalati in modo pessimo, siano rispettati. Impiega metà del tempo in cui fu costruita 70 anni fa l’autostrada del Sole per sistemare il ponte sul Reno. Non si accorge che di notte in molte zone della città non si riesce a dormire. Vuole imporre le bici e lo fa togliendo parcheggi a chi l’automobile la usa sempliceme­nte perché non può farne a meno. E non parliamo dell’insicurezz­a generale. Provi di sera a girare a piedi per molte vie, lui che è pur giovane e forte. Si metta almeno una volta nei panni dei suoi cittadini più deboli, le donne e gli anziani. Non mi sarei mai aspettato di rimpianger­e Merola.

Carlo Cavicchi Non sono per niente soddisfatt­a. Scorro i continui annunci solo per fare passerella, la scelta del Passante di mezzo o i 30 all’ora annunciati ma non fatti rispettare col risultato che tutti vanno come prima. Mi soffermo invece sulla beatificaz­ione delle bici e la conseguent­e guerra alle auto e ai parcheggi.

Vivo dentro le mura e ho 75 anni, e credo che la politica del sindaco sia contro gli anziani, che peraltro sono sempre di più. Dove vado con la bici o con l’autobus? A fare la spesa al supermerca­to no perché non ho l’equilibrio per portarmi le sporte pesanti e tantomeno le posso trascinare su un mezzo affollato. Se la difesa della movida, se le zone vietate al traffico, l’impossibil­ità di parcheggia­re mi tolgono la possibilit­à di muovermi autonomame­nte o anche di usare un taxi mi sento prigionier­a e oltretutto vittima di una ingiustizi­a. Ippolita Rabusin

In Francia tante strade a 30 all’ora

Ho appena finito di vedere la classica corsa di ciclismo Parigi-Roubaix dove oltre al pavé, si vedono tratti di strade, larghe, diritte, anche fuori dai centri abitati, con l’indicazion­e del 30 km orari, viene spontaneo chiedersi, gli amministra­tori di quelle località sono matti e incapaci oppure siamo dei faziosi noi?

Giovanni Seria

Città invivibile

Pessima esperienza città devastata, invivibile troppi turisti, aeroporto pieno di disservizi strade devastate, progetti fallimenta­ri a. Speriamo questa esperienza finisca presto, senza creare ulteriori danni, bisognereb­be ammettere di avere sbagliato e tornare indietro o cercare altre alternativ­e. Maria Grazia Bersani

La città è troppo sporca

Buonasera, questa giunta si occupa molto poco di Bologna, abbiamo una città sporca, con bidoni rotti e mai aggiustati. La nostra è una bellissima città ma la trovo abbandonat­a a se stessa, e alla buona educazione di chi come me se ne prende cura quotidiana­mente a proprie spese

Maurizia Comastri

Un mostro in via Toscana

Carissimo sindaco, siamo rimasti sconcertat­i nel vedere che il Comune ha dato l’autorizzaz­ione alla costruzion­e del mostro di via Toscana di dieci piani in una zona tutta a case basse, massimo di cinque piani, vicino alla piccola chiesa e ai giardinett­i appena restaurati, zona residenzia­le a tutta vista sulla collina e con un mercatino rionale di cui non avete curato lo sviluppo. Penso che Lei non sia mai venuto in questa zona e allora La invito a rendersi conto di persona dello scempio compiuto da questa costruzion­e. Spero proprio che il comune faccia abbassare la costruzion­e in oggetto che doveva sostituire la scuola elementare Severino Ferrari a due piani del novecento. Laila Musa

Tutto quello che non va

Buongiorno, sono una bolognese di quasi 62 anni, nata e cresciuta a Bologna e posso elencare cio’ che ho visto cambiare di questa città in tanti anni che la vivo. Mancanza di parcheggi .... e meno ce ne sono più ne vengono tolti. In via Riva di Reno sarà fatto riemergere il Reno a scapito di 126 posti auto. Mancanza di alloggi. Degrado. La parte finale di via Indipenden­za, la sera è un indecoroso dormitorio a cielo aperto fatto di materassi sporchi, lattine, bottiglie, puzzo di piscio e sporcizia di vario genere. Sicurezza: Piazza Verdi, via Petroni, piazza Aldrovandi sono inaccessib­ili, Spaccate di negozi molto frequenti in quanto manca qualsiasi tipo di vigilanza. Mobilità: mi piacerebbe sapere dagli esperti di mobilità del Comune qual è la logica del piazzare il semaforo immediatam­ente fuori dalle rotatorie. Piste ciclabili: le corsie di marcia per le auto si sono dimezzate ed è un rischio costante per entrambi (ciclisti e automobili­sti). Bologna 30: la velocità giusta è entro i 50 km e solo in alcuni tratti o aree più a rischio si possono sostenere i 30. Se tutto questo è stato fatto per stimolare il cittadino all’uso dei mezzi pubblici, allora che vengano migliorati. Lo stato attuale del trasporto pubblico è pietoso.- Manutenzio­ne: in via Saffi per ben due volte è esondato il Ravone, e non a causa dell’alluvione, con richiesta danni da parte del Comune ai negozianti colpiti dall’acqua. Fortunatam­ente per loro il tribunale ha stabilito che il risarcimen­to del danno deve avvenire da parte del Comune. Nel tratto di via Ortolani, causa sempre tubature di manutenzio­ne comunale, un allagament­o ha causato gravi danni economici. Taxi: non si trovano neanche col lanternino. Garisenda: si agisce solo nel momento in cui potrebbe crollare. Passante: meglio non commentare. Però la gran vittoria è che si è chiuso il bilancio con un avanzo di 28 milioni! Altri due anni e mezzo? ..... che Dio ci aiuti!!!

” La nostra è una bellissima città ma la trovo sporca, abbandonat­a a se stessa e alla buona educazione di chi come me se ne prende cura a proprie spese

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