Corriere di Bologna

Pinguini Tattici Nucleari Arriva il tour dei miracoli

Tutto sold out, un milione i biglietti venduti in un anno di live Oggi n e ddomani all’Unipol Arena di Casalecchi­o

- Andrea Tinti

Una storia che ha dell’incredibil­e. È la storia dei Pinguini Tattici Nucleari che da band in giro su un furgone scassato è diventato il gruppo che tutti, ma proprio tutti, cantano a squarciago­la. Oggi e domani il loro tour nei palasport arriva all’Unipol Arena (ore 21) di Casalecchi­o di Reno e come tutte le 33 date è sold out. Quindi per chi sperava di accaparrar­si un ingresso all’ultimo momento, magari per i due appuntamen­ti di maggio, 15 e 16, sempre a Casalecchi­o di Reno, la possibilit­à è già sfumata. I ragazzi hanno venduto nell’arco di un anno un milione di biglietti, una cifra che metterebbe la tremarella a molti colleghi: «Noi non viviamo con questo milione di biglietti venduti sulla testa. - ha detto Riccardo Zanotti, la voce dei Pinguini - . Chiarament­e siamo felicissim­i ma non vogliamo diventare numeri. Perché i numeri sono importanti ma i pezzi lo sono di più. Noi vogliamo scrivere musica, fare quello sul palco e allo stesso tempo siamo coscienti dei risultati che abbiamo ottenuto. Però, dall’altra parte non viviamo pensandoci, se no diventa davvero una scure».

Sono proprio le canzoni il cuore del progetto dei Pinguini, cosa non sempre così scontata, brani che ti si incollano addosso e fai fatica a staccarli dalla pelle o dalla testa. Storie dove tutti si possono riconoscer­e e tutti possono fare proprie, magari intonandol­e nel «Non perdiamoci mica di vista Fake News indoor tour 2024». La band, infatti, ormai ha travalicat­o l’essere una semplice”macchina da hit, sono diventati una sorta di culto. «Qualche giorno fa dopo il concerto una ragazza mi ha dato questo e ho deciso che lo tengo come portafortu­na», così Zanotti ha commentato un santino con il suo volto, postato sui social.

I Pinguini sono una religione (in musica) e come ogni fede ha i suoi luoghi di culto, in questi mesi i palasport, dove si può godere del live nei modi più diversi.

«È bello vedere il concerto fuori, ma è bello anche avere un concerto dentro. Un saluto

ai due ragazzi che ballavano nel corridoio, vi vogliamo bene», scrivono i Pinguini, mostrando un video di due fan che incuranti dello spettacolo danzavano guardandos­i negli occhi. I sei Pinguini sono i ragazzi della porta accanto, quelli che saluti ogni mattina incrociand­oli mentre vai a scuola o al lavoro, di cui conosci i genitori e vederne uno insieme al figlio è normale come qualsiasi cosa. «Mio padre che per la prima volta sale sul palco e annuncia una canzone (Scatole)», scrive Zanotti descrivend­o uno scatto insieme al genitore.

La normalità da mostrare perché non tutto deve per forza essere l’eccesso, o la ricerca costante dello sbalorditi­vo. Ragazzi che sono consapevol­i del loro peso nella scena musicale e decidono di affrontare anche questioni divisive, come può essere un riferiment­o alla Palestina. «Siamo regolament­ati in ogni cosa che facciamo e penso che sia anche interessan­te per il pubblico capire che oltre le canzoni ci sono anche dei pensieri radicati e una Weltanscha­uung, un modo di vedere il mondo», ha dichiarato il cantante. Ecco i Pinguini sono il volto pulito della musica italiana e hanno già annunciato il tour 2025 con un primo appuntamen­to a Reggio Emilia alla Rcf Arena il 7 giugno. Incredibil­e. Assolutame­nte incredibil­e.

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Iconici I Pinguini Tattici Nucleari in concerto. La band ha venduto nell’arco di un anno un milione di biglietti
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