L’ombra di “Dibba” si allunga su Di Maio
Il grattacapo dei due mandati e l’ombra di Alessandro Di Battista che si allunga su Luigi Di Maio. È un weekend di attesa per il capo politico del Movimento 5 stelle, che domani salirà al Colle per il terzo giro di consultazioni ma prima presumibilmente risponderà, nello studio di di Lucia Annunziata, alla proposta del leader della Lega, Matteo Salvini, di un “governo a tempo fino a dicembre per fare poche cose”. Per il momento, Di Maio tace ma alla vigilia della terza visita al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inizierà a dare una risposta al segretario del partito di via Bellerio. Intanto, la prima replica del Movimento porta la firma di un senatore della prima ora Vito Crimi: “Cr- edo che oggi la posizione di Salvini arriva veramente in ritardo, ma ovviamente è da valutare per capire. Ma di quale Salvini stiamo parlando? Di quello che diceva ‘mai con Berluscon’ due anni fa?”. Sul fronte interno, nel frattempo, Di Maio deve fare i conti con il ritorno di “Dibba”. Insomma, più di un grattacapo per il leader politico pentastellato, dopo due mesi di trattative e di “forni aperti” senza vederne i frutti. Almeno finora. Il nodo che più preoccupa Di Maio è il vincolo dei due mandati. “Non è mai stato messo in discussione. Abbiamo delle regole - spiega Crimi a Maria Latella su SkyTg24 - c’è un garante che è Beppe Grillo e solo lui potrà prendere decisioni questo tipo. Se si torna alle elezioni nel 2018, sono pronto a tornare al mio lavoro”.