Peschiera capitale della cura al pancreas Inaugurata la nuova sala multifunzionale
Il prof Pederzoli: «Con Borgo Roma siamo il primo gruppo in Italia»
Il futuro nella cura delle malattie del pancreas corre in tandem negli ospedali di Peschiera e Verona. Ha lasciato la sua firma il professore Paolo Pederzoli, ordinario di chirurgia generale e figlio del fondatore della Casa di Cura Pederzoli, che in vent’anni ha formato circa 300 chirurghi tra il Policlinico di Borgo Roma e dal 1997 nell’ospedale di famiglia a Peschiera, creando una scuola di livello internazionale in chirurgia pancreatica.
Tra i suoi allievi c’è anche il professore Claudio Bassi, attuale ordinario a Borgo Roma, mentre alla Casa di Cura, il professore, da poco, ha passato il testimone al dottor Giovanni Butturini. «Insieme i due centri specialistici nelle malattie del pancreas di Verona e Peschiera sono il primo gruppo in Italia e il secondo nel mondo», sottolinea con orgoglio il professore.
Ieri nella clinica Pederzoli si è celebrato un doppio evento: si è inaugurata la nuova sala multifunzionale e multimediale con collegamento in diretta (live surgery) al nuovo blocco operatorio. E con l’occasione si è aperto anche il corso di tre giorni avanzato di chirurgia pancreatica maggiore, con particolare riguardo alle neoplasie pancreatiche solide e cistiche e sulla gestione operatoria del paziente affetto da patologia pancreatica.
Al corso hanno partecipato 20 specialisti provenienti da tutta Italia. I medici hanno seguito gli interventi chirurgici dalla sala conferenze in diretta streaming sul maxi schermo ad alta tecnologia, collegato alle nove sale operatorie di ultimissima generazione. «È la prima volta – ha sottolineato Paolo Pederzoli – che si svolge un corso in collegamento con settori diversi interattivi e in simultanea con le sale operatorie di anatomia patologica, radiologia e chirurgica, praticamente i tre ambiti di percorso di un paziente operato».
Il corso avanzato ha avuto l’incipit dell’Acoi, l’Associazione chirurghi ospedalieri italiani, che conta 4.500 iscritti in tutto il Paese. «Con lo streaming sul sito dell’Aico – precisa il professor Pederzoli – il corso è stato seguito da migliaia di specialisti situati in ogni presidio nazionale».
All’ufficializzazione delle nuove dotazioni del centro di chirurgia pancreatica di Peschiera, ieri, ha partecipato anche il professor Aldo Scarpa, direttore del Centro di ricerca Arc-Net, inserito nel Progetto Genoma sui tumori pancreatici nell’ambito dell’International Genoma Consortium.
Lo stesso Istituto del Pancreas del Policlinico di Borgo Roma, diretto dal professor Claudio Bassi, fa parte del Comprehensive Cancer Network, progetto oncologico che partecipa a sua volta al Centro ArcNet.
I dati che escono da queste esperienze mediche forniscono importanti prospettive nella lotta contro le neoplasie pancreatiche, fino a ieri ritenute incurabili e che invece, ora, con la ricerca genetica costituiscono una reale speranza per i malati.
A Peschiera, l’Unità di chirurgia pancreatica, dal 2007 al 2014, in sette anni ha eseguito 1543 interventi, con il 60-80% di questi su pazienti provenienti da tutte le regioni d’Italia.