Malcesine, scoppia la lite di coppia, carabinieri arrestano un giovane «Ma noi ci amiamo, fatemi andare da lei»
Urla nella notte, nella piazza davanti al Comune di Malcesine. Al loro arrivo sul posto, i carabinieri, hanno trovato due giovani fidanzati intenti a litigare, prendendosi a pugni a vicenza. La ragazza, residente in paese, aveva le braccia coperte di sangue (si trattava di autolesionismo). Il fidanzato (trentino di 23 anni) continuava a sbraitare ad alta voce. I carabinieri hanno subito tentato di separare i due, ubriachi. Il ragazzo ha iniziato a scalciare e a dare gomitate ai militari che lo hanno arrestato. Ieri il giudice Giorgio Piziali ha convalidato l’arresto disponendo per lui il divieto di dimora a Malcesine. «E ora come faccio ad andare a trovare la mia fidanzata? Noi ci amiamo» ha detto il giovane. ( e.p.) anche una sua professoressa, per chiederle conto di quelle assenze così frequenti nel corso di quell’inverno. Ma la docente non si è presentata in aula e il giudice ha ordinato l’accompagnamento coatto per la prossima udienza fissata il 23 giugno dell’anno prossimo.
Era stato lo stesso compagno, nel gennaio del 2013, ad avvisare le forze dell’ordine al termine dell’ennesima escalation di violenza, forse mosso a compassione di fronte alla giovane in lacrime. Ed erano così state avviate le indagini coordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Pighi che avevano portato alla luce l’ennesimo episodio di violenza nascosto dietro alle mura di casa. La giovane, costituitasi parte civile con l’avvocato Alice Chiemetin, dopo aver presentato denuncia, aveva trovato ospitalità in una struttura protetta. Ora, a distanza di due anni, si è ricostruita una vita.