Corriere di Verona

Marmomacc può festeggiar­e i 50 anni La ripresa Usa traina le esportazio­ni

Domani al via la rassegna in fiera a Verona, incoraggia­nti i dati del primo semestre 2015

- A.C.

Marmomacc, salone internazio­nale di riferiment­o per tutta la filiera della pietra naturale, che inaugura domani alla fiera di Verona la sua cinquantes­ima edizione (fino a sabato 3 ottobre), si appresta al debutto sotto una buona stella.

I dati diffusi dall’Osservator­io Marmomacc-Confindust­ria Marmomacch­ine certifican­o che il settore, dopo anni di sofferenza, sta rialzando la testa. E, come in molti comparti del made in Italy, questo succede grazie alle esportazio­ni. Nel primo semestre dell’anno, l’export ha registrato un aumento del 5,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014, grazie a ordinativi per 978,1 milioni di euro. Di questi, sono i prodotti finiti e i semilavora­ti a farla da padrone, con 777 milioni di euro (+ 7,3%), mentre i restanti 201,1 milioni di euro sono per vendita di materiali grezzi, che segnano un leggero calo (-2,3%). Per i primi, la destinazio­ne principale sono gli Stati Uniti ( 218,7 milioni, +30,2%), seguiti a grande distanza dalla Germania (71,3 milioni, in linea con lo scorso anno) e dalla Russia che, nonostante la crisi economica e geopolitic­a, si conferma principale mercato italiano a est (23,5 milioni, +6,6%). Crescita importante anche verso la Turchia, la Polonia e l’Azerbaigia­n, ma è dal Medio Oriente che arrivano le maggiori soddisfazi­oni: Emirati Arabi (35,2 milioni, +54,3%), Arabia Saudita (36,5 milioni, +1,9%) e Kuwait (16,9 milioni, +8,7%). Calo significat­ivo, invece, dal Nord Africa, ove le tensioni internazio­nali si fanno sentire con un - 8,4%. Unica eccezione il Marocco (+11.8%). Tra gli acquirenti di materiali grezzi, l’Asia resta la destinazio­ne principale. L’India ( 44,1 milioni di euro, + 30,7%) tallona ora la Cina (58,9 milioni, ma in calo dell’8,5%).

Una crescita a doppia cifra (+ 28,8%) regi s t ra invece l’export di macchinari, per un controvalo­re di 616,1 milioni di euro. Anche qui, molto si deve agli Stati Uniti (ordinativi per 65,8 milioni, +82%), ma un’ottima crescita arriva anche dal Brasile (50,6 milioni, + 78,6%), mentre scende al terzo posto la Turchia (33,5 milioni, - 16,2%). Primo mercato europeo resta, anche per i macchinari, la Germania (31 milioni, +12,6%).

Per Flavio Marabelli, presidente onorario di Confindust­ria Marmomacch­ine i dati del primo semestre testimonia­no come «il nostro rimane uno dei comparti industrial­i di riferiment­o per il Paese» . L’intera filiera tecno-marmifera italiana pesa circa 3,9 miliardi e a Marmomacc sarà rappresent­ata da 1524 aziende (di cui 936 estere, da 55 Paesi). «La manifestaz­ione riveste un ruolo strategico per il comparto, riconosciu­to anche dal Ministero per lo Sviluppo Economico che l’ha inserita nel Piano di promozione straordina­ria del Made in Italy», sottolinea il presidente di VeronaFier­e Ettore Riello.

Ieri intanto, l’assemblea della Sezione marmo di Confindust­ria Verona ha eletto presidente Raffaella Vittadello, amministra­tore delegato di Payanini Srl. Sarà in carica per il biennio 2015/2017 e succede a Cesare Bellamoli, della Bellamoli Granulati spa.

 ??  ?? Tra gli stand Un’immagine di una delle scorse edizioni di Marmomacc. Quest’anno sarà la 50esima edizione
Tra gli stand Un’immagine di una delle scorse edizioni di Marmomacc. Quest’anno sarà la 50esima edizione

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy