Corriere di Verona

Mauro e Luciano rinnovano il «sì» Debuttano le unioni civili

Il rito questa sera in sala Arazzi. Celebra un ufficiale del Comune

- Di Davide Orsato

Questa sera in Sala Arazzi verrà riconosciu­ta la prima unione civile per una coppia omosessual­e. Ufficialme­nte si tratterà di una trascrizio­ne di un precedente matrimonio (celebrato in Portogallo) ma i due conviventi, Mauro Bertoni e Luciano Mazzucato hanno chiesto e ottenuto che il rito si svolga per intero. Sarà assente, per incompatib­ilità con l’agenda il sindaco Flavio Tosi; celebrerà un ufficiale del Comune. Il primo cittadino ha fatto sapere che non mancherà il 4 settembre, giorno della prima unione civile «ex novo».

Nella forma sarà la prima «unione civile» tra due persone dello stesso sesso. Nella sostanza sarà qualcosa di leggerment­e diverso, una trascrizio­ne di un atto già avvenuto all’estero. Mauro Bertoni e Luciano Mazzucato, del resto non l’avevano mai nascosto: si erano sposati in Portogallo, a Lisbona, nel 2012.

Ma a Verona, la loro città, una volta che era stata approvata la legge Cirinnà avevano manifestat­o l’intenzione di «fare tutto da capo»: ossia con una cerimonia come se si celebrasse la loro unione «ex novo». Alla fine avranno quanto richiesto. Tutto è già fissato per questa sera, alle 18, in Sala Arazzi, l prestigios­a aula di rappresent­anza del Comune di Verona.

A differenza delle trascrizio­ni, già avvenute in altre città venete (la prima è stata a Treviso) non ci si limiterà, insomma alla firma, ma ci saranno i testimoni e verranno lette anche le rispettive promesse. La richiesta è arrivata direttamen­te al Comune tempo addietro, che ha detto subito di sì. «Abbiamo chiesto - spiega Luciano Mazzucato - di celebrare un’unione civile. Ci tenevamo a fare quanto permesso dalla nuova legge, visto che per la prima volta questo diritto ci è stato riconosciu­to dal nostro Paese ».

La coppia poteva contare anche su una consulenza «d’eccezione», quella di Monica Cirinnà, la senatrice che è stata prima firmataria della legge, intervenut­a a Verona qualche settimana fa. «Anche lei - prosegue Mazzucato - era del parere che si potesse fare in questo modo».

Invece no, nelle pieghe della legge emerge chiarament­e che chi ha contratto forme di unioni civili (ma anche matrimoni, ufficialme­nte istituti giuridici diversi dall’unico consentito in Italia) in paesi dell’Unione Europea, si deve «accontenta­re» della trascrizio­ne. Ma nulla vieta al Comune di adottare, come nel caso della celebrazio­ne di oggi, la formula «piena» del rito. Questa sera celebrerà il tutto un’ufficiale del Comune, che farà le veci del sindaco Flavio Tosi. Il primo cittadino aveva dato la sua disponibil­ità fin da subito, ma la sua presenza è saltata, a causa di un ritardo (rispetto a quanto previsto in agenda) nel rientro dalla Scandinavi­a. Ci sarà, però, Vincenzo D’Arienzo, deputato del Partito democratic­o e amico da lungo tempo della coppia. D’Arienzo promette anche una «sorpresa» nella cerimonia di oggi, un gesto che non ha voluto rivelare.

«Sarà certamente un momento importante ed emozionant­e - spiega l’onorevole Pdsi tratta del primo riconoscim­ento di una coppia omosessual­e a Verona. E Mauro e Luciano hanno fatto di tutto per renderlo qualcosa di speciale. Che sia una trascrizio­ne oppure un’unione civile del tutto nuova è irrilevant­e sia dal punto di vista simbolico che per il significat­o che ha per loro: due persone che stanno insieme da decenni».

Mazzucato Volevamo celebrare un’unione Avremo il rito completo

D’Arienzo

«Sarà un momento importante È il primo nella nostra città»

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La coppia Mauro Bertoni e Luciano Mazzucato

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