Mauro e Luciano rinnovano il «sì» Debuttano le unioni civili
Il rito questa sera in sala Arazzi. Celebra un ufficiale del Comune
Questa sera in Sala Arazzi verrà riconosciuta la prima unione civile per una coppia omosessuale. Ufficialmente si tratterà di una trascrizione di un precedente matrimonio (celebrato in Portogallo) ma i due conviventi, Mauro Bertoni e Luciano Mazzucato hanno chiesto e ottenuto che il rito si svolga per intero. Sarà assente, per incompatibilità con l’agenda il sindaco Flavio Tosi; celebrerà un ufficiale del Comune. Il primo cittadino ha fatto sapere che non mancherà il 4 settembre, giorno della prima unione civile «ex novo».
Nella forma sarà la prima «unione civile» tra due persone dello stesso sesso. Nella sostanza sarà qualcosa di leggermente diverso, una trascrizione di un atto già avvenuto all’estero. Mauro Bertoni e Luciano Mazzucato, del resto non l’avevano mai nascosto: si erano sposati in Portogallo, a Lisbona, nel 2012.
Ma a Verona, la loro città, una volta che era stata approvata la legge Cirinnà avevano manifestato l’intenzione di «fare tutto da capo»: ossia con una cerimonia come se si celebrasse la loro unione «ex novo». Alla fine avranno quanto richiesto. Tutto è già fissato per questa sera, alle 18, in Sala Arazzi, l prestigiosa aula di rappresentanza del Comune di Verona.
A differenza delle trascrizioni, già avvenute in altre città venete (la prima è stata a Treviso) non ci si limiterà, insomma alla firma, ma ci saranno i testimoni e verranno lette anche le rispettive promesse. La richiesta è arrivata direttamente al Comune tempo addietro, che ha detto subito di sì. «Abbiamo chiesto - spiega Luciano Mazzucato - di celebrare un’unione civile. Ci tenevamo a fare quanto permesso dalla nuova legge, visto che per la prima volta questo diritto ci è stato riconosciuto dal nostro Paese ».
La coppia poteva contare anche su una consulenza «d’eccezione», quella di Monica Cirinnà, la senatrice che è stata prima firmataria della legge, intervenuta a Verona qualche settimana fa. «Anche lei - prosegue Mazzucato - era del parere che si potesse fare in questo modo».
Invece no, nelle pieghe della legge emerge chiaramente che chi ha contratto forme di unioni civili (ma anche matrimoni, ufficialmente istituti giuridici diversi dall’unico consentito in Italia) in paesi dell’Unione Europea, si deve «accontentare» della trascrizione. Ma nulla vieta al Comune di adottare, come nel caso della celebrazione di oggi, la formula «piena» del rito. Questa sera celebrerà il tutto un’ufficiale del Comune, che farà le veci del sindaco Flavio Tosi. Il primo cittadino aveva dato la sua disponibilità fin da subito, ma la sua presenza è saltata, a causa di un ritardo (rispetto a quanto previsto in agenda) nel rientro dalla Scandinavia. Ci sarà, però, Vincenzo D’Arienzo, deputato del Partito democratico e amico da lungo tempo della coppia. D’Arienzo promette anche una «sorpresa» nella cerimonia di oggi, un gesto che non ha voluto rivelare.
«Sarà certamente un momento importante ed emozionante - spiega l’onorevole Pdsi tratta del primo riconoscimento di una coppia omosessuale a Verona. E Mauro e Luciano hanno fatto di tutto per renderlo qualcosa di speciale. Che sia una trascrizione oppure un’unione civile del tutto nuova è irrilevante sia dal punto di vista simbolico che per il significato che ha per loro: due persone che stanno insieme da decenni».
Mazzucato Volevamo celebrare un’unione Avremo il rito completo
D’Arienzo
«Sarà un momento importante È il primo nella nostra città»